A Rezzo come a Evigno una mandria incontrollata semina caos in paese, nei guai due allevatori

9 novembre 2017 | 18:14
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A Rezzo come a Evigno una mandria incontrollata semina caos in paese, nei guai due allevatori

Viene imposto di provvedere alla cura e alla custodia degli animali in questione e di rimuovere le recinzioni elettriche da loro poste sul territorio comunale

Rezzo. Non solo ad Evigno, frazione di Diano Arentino, i bovini allo stato brado creano problemi per residenti e turisti. E’ il caso del piccolo borgo della Valle Arroscia, dove le ripetute segnalazioni che pervengono al Comune dai privati cittadini e dai proprietari dei fondi agricoli, nonché dagli automobilisti e dai motociclisti che transitano sulle strade comunali e provinciali, lamentano il passaggio di gruppi di bovini liberi ed incontrollati.

Inoltre, sul territorio comunale si registra frequentemente la presenza di “animali vaganti”, i quali vengono lasciati liberi ed incustoditi dai legittimi proprietari, creando gravi pericoli alla sicurezza pubblica e alla circolazione stradale. C’è da considerare anche che lo spostamento incontrollato di animali e il pascolo abusivo comportano un ingente danno sia ai privati cittadini allo stesso Comune che si vedono spogliati del loro diritto di proprietà. Si è anche verificato che alcuni terreni di proprietà comunale sono stati cintati con recinzioni elettriche e destinati a pascolo di bovini pur non essendovi autorizzati. Sembra che a nulla sia servita ogni iniziativa finalizzata alla sensibilizzazione dei proprietari degli animali, sia da parte del Comune sia da altri enti, istituzioni e privati cittadini, con l’unica finalità di garantire la legalità, l’ordine e la sicurezza, nonchè la tutela della salute pubblica e della proprietà privata. Le azioni fino ad oggi intraprese non hanno portato, di fatto, a far desistere i proprietari da una cattiva gestione delle proprie mandrie, creando ulteriori disagi.

Secondo quanto si legge in un’ordinanza del del sindaco Renato Adorno, “si rende necessaria un’azione sinergica forte tra gli Enti interessati al fine del raggiungimento degli obiettivi sopra indicati; è stato constatato che la maggior parte dei capi bovini vaganti risultano muniti di marchio auricolare e, dai riscontri effettuati, risultano di proprietà degli allevatori M.G. e M.M. è necessario e non ulteriormente procrastinabile adottare in merito ogni iniziativa finalizzata alla completa risoluzione del fenomeno degli animali vaganti e dei pascolo abusivo perla tutela della salute, dell’ordine pubblico e della sicurezza della circolazione stradale, oltreché della salvaguardia della proprietà pubblica e privata; perché sussistono i presupposti di fatto e di diritto di cui agli artt. 50 e 54 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267. che attribuisce al sindaco potestà di adottare nel caso di urgenza e per grave necessita pubblica. i provvedimenti necessari per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
Ai due allevatori viene imposto di provvedere alla cura e alla custodia degli animali in questione e di rimuovere le recinzioni elettriche da loro poste sul territorio comunale. Se non lo faranno saranno perseguibili per legge.