Ventimiglia, ottimo successo al MAR per la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio



Dopo un mese, la mostra si è chiusa questo sabato
Ventimiglia. Si è chiusa questo sabato, il 30 settembre, la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio che è stata ospitata per un mese nel museo MAR di Ventimiglia (Museo Civico Archeologico Girolamo Rossi ) nella magnifica cornice del Forte dell’Annunziata.
L’amore che lega la Città di Ventimiglia al suo Forte, che la osserva premurosamente dall’alto, è lo stesso amore per la propria terra che ha portato Elia e Andrea a scegliere questo contesto per la loro mostra intitolata “Oltre”.
«Oltre col punto in posizione ossimorica, come l’antitesi tra l’ombra e la luce nelle mie opere e come tra il reale urbano e l’astratto pittorico nelle opere di Andrea» – ci spiega Elia.
Barone, architetto ventottenne bordigotto, e Iorio, artista ventisettenne ventimigliese, hanno allestito le loro fotografie a colori di grande formato (quasi tutte 100×150) negli spazi espositivi del MAR tra i calchi delle incisioni preistoriche del Monte Bego e tra i reperti della storia della zona intemelia, quasi proponendosi come testimoni del futuro culturale di questa terra di confine.
Barone propone silouhettes, giochi di luci e ombre che portano oltre l’individuo e l’oggetto conducendone il fruitore all’essenza. Iorio ritaglia col suo sguardo la realtà urbana dandole nuova vita e inserendola in una dimensione astratta, spaesando lo spettatore tra pittura e fotografia.
In aggiunta alle opere già presentate nel 2015 al Castello della Lucertola di Apricale, nella sala Squarciafichi del Forte dell’Annunziata, i due fotografi presentano una raccolta di piccolo formato (A3) che meglio spiega il loro profilo artistico: Elia propone l’interpretazione personale del suo viaggio in Birmania e Iorio gioca con i colori e con la geometria di città europee come Londra, Berlino, Nizza, Milano e Bilbao.
«Desideriamo ringraziare la dott.ssa Daniela Gandolfi e il dott. Fabio Piuma per il loro aiuto e per il loro interessamento verso la nostra arte e verso il nostro progetto senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile» – dice Iorio.
La mostra, durata un mese, ha riscosso ottimo successo di pubblico e grande attenzione mediatica.
Collateralmente alla mostra, il 16 settembre, i performers del collettivo Fire Genasi (Simone Balducci, Silvia Angeli e lo stesso Elia Barone) hanno danzato con le loro magiche fiamme tra le opere, regalando mistiche emozioni al pubblico presente. Barone e Iorio hanno voluto concludere l’esperienza donando un’opera ciascuno al Museo MAR che li ha ospitati; i pezzi donati verranno esposti nella sala Azzaretti nella collezione permanente del museo.