Ventimiglia, ottimo successo al MAR per la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio

2 ottobre 2017 | 13:06
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Ventimiglia, ottimo successo al MAR per la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio
Ventimiglia, ottimo successo al MAR per la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio
Ventimiglia, ottimo successo al MAR per la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio

Dopo un mese, la mostra si è chiusa questo sabato

Ventimiglia. Si è chiusa questo sabato, il 30 settembre, la mostra di Elia Barone ed Andrea Iorio che è stata ospitata per un mese nel museo MAR di Ventimiglia (Museo Civico Archeologico Girolamo Rossi ) nella magnifica cornice del Forte dell’Annunziata.

L’amore che lega la Città di Ventimiglia al suo Forte, che la osserva premurosamente dall’alto, è lo stesso amore per la propria terra che ha portato Elia e Andrea a scegliere questo contesto per la loro mostra intitolata “Oltre”.
«Oltre col punto in posizione ossimorica, come l’antitesi tra l’ombra e la luce nelle mie opere e come tra il reale urbano e l’astratto pittorico nelle opere di Andrea» – ci spiega Elia.

Barone, architetto ventottenne bordigotto, e Iorio, artista ventisettenne ventimigliese, hanno allestito le loro fotografie a colori di grande formato (quasi tutte 100×150) negli spazi espositivi del MAR tra i calchi delle incisioni preistoriche del Monte Bego e tra i reperti della storia della zona intemelia, quasi proponendosi come testimoni del futuro culturale di questa terra di confine.

Barone propone silouhettes, giochi di luci e ombre che portano oltre l’individuo e l’oggetto conducendone il fruitore all’essenza. Iorio ritaglia col suo sguardo la realtà urbana dandole nuova vita e inserendola in una dimensione astratta, spaesando lo spettatore tra pittura e fotografia.

In aggiunta alle opere già presentate nel 2015 al Castello della Lucertola di Apricale, nella sala Squarciafichi del Forte dell’Annunziata, i due fotografi presentano una raccolta di piccolo formato (A3) che meglio spiega il loro profilo artistico: Elia propone l’interpretazione personale del suo viaggio in Birmania e Iorio gioca con i colori e con la geometria di città europee come Londra, Berlino, Nizza, Milano e Bilbao.

«Desideriamo ringraziare la dott.ssa Daniela Gandolfi e il dott. Fabio Piuma per il loro aiuto e per il loro interessamento verso la nostra arte e verso il nostro progetto senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile» – dice Iorio.

La mostra, durata un mese, ha riscosso ottimo successo di pubblico e grande attenzione mediatica.
Collateralmente alla mostra, il 16 settembre, i performers del collettivo Fire Genasi (Simone Balducci, Silvia Angeli e lo stesso Elia Barone) hanno danzato con le loro magiche fiamme tra le opere, regalando mistiche emozioni al pubblico presente. Barone e Iorio hanno voluto concludere l’esperienza donando un’opera ciascuno al Museo MAR che li ha ospitati; i pezzi donati verranno esposti nella sala Azzaretti nella collezione permanente del museo.