Ventimiglia, migranti ubriachi prendono a calci e pugni auto del presidente di FdI-An

4 ottobre 2017 | 15:03
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Ventimiglia, migranti ubriachi prendono a calci e pugni auto del presidente di FdI-An

Galluccio: “Se al mio posto ci fosse stata una ragazzina, un’anziana o un nostro figlio come sarebbe finita? Ma dove stiamo arrivando?”

Ventimiglia. Migranti ubriachi che si affrontano per le strade e infastidiscono i passanti: a scattare una fotografia di quello che accade nella città di confine è il presidente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale (circolo di Ventimiglia) Francesco Galluccio che ieri sera, rincasando, ha sorpreso tre africani che camminavano in via Cavour.

“Erano circa le 22”, racconta Galluccio, “Un orario non troppo notturno, dunque. Tre migranti, completamenti ubriachi camminavano in centro alla strada. Quando sono arrivato hanno preso a calci e pugni la mia auto e hanno cominciato a vociarmi contro. Sono sceso dall’auto e si sono dileguati”.

L’auto non è stata danneggiata (a parte una riga sulla carrozzeria) ma, a testimonianza dell’accaduto, sullo specchietto lato passeggero dell’auto di Galluccio, c’è una macchia di sangue: “Uno di loro si è anche procurato escoriazioni colpendo l’auto con i pugni”.

“Ora mi chiedo”, continua il presidente di FdI-An, “Se al mio posto ci fosse stata una ragazzina, un’anziana o un nostro figlio come sarebbe finita? Ma dove stiamo arrivando? Nessuno riesce a capire la grave situazione che la nostra città affronta sempre di più? L’amministrazione, il sindaco non muovono un dito né per questo problema né per la gestione concreta ed efficiente degli altri”.

“E’ cosi ogni giorno. Gli africani, ubriachi, compiono atti vandalici e infastidiscono le persone. Qui tutto è permesso perché non abbiamo un sindaco che si impunti e dica adesso basta”, aggiunge Galluccio, “Solo pochi giorni fa, ai giardini Tommaso Reggio, sono state trovate siringhe di tossici durante la festa di compleanno di un bambino. Oltre alle siringhe c’era sporcizia e degrado. Un tempo i giardini venivano chiusi, avevano degli orari, ora invece sono alla mercé di queste persone. Imporre degli orari (soprattutto con il problema migranti) eviterebbe di vedere gente bivaccare ovunque e sporcare dappertutto, per non parlare poi delle vie cittadine, del sito archeologico e di altri luoghi: una pessima cartolina per noi abitanti e turisti in visita nella nostra città. È questa l’immagine desolante di una città che sembra andare avanti senza regole e senza alcuna forma di controllo e di governo del territorio”.