Tolleranza zero nel Principato di Monaco: “Non c’è posto per il lavoro nero!”

6 ottobre 2017 | 17:18
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Tolleranza zero nel Principato di Monaco: “Non c’è posto per il lavoro nero!”
Tolleranza zero nel Principato di Monaco: “Non c’è posto per il lavoro nero!”
Tolleranza zero nel Principato di Monaco: “Non c’è posto per il lavoro nero!”
Tolleranza zero nel Principato di Monaco: “Non c’è posto per il lavoro nero!”

Le procedure di controllo contro la piaga del lavoro nero proseguiranno e in merito ai controlli estivi, vale la pena notare il numero limitato di irregolarità, pari a poco più del 5%

Monaco. Nel Principato di Monaco la lotta al lavoro nero è un obiettivo primario del governo e questa mattina in un convegno organizzato dalla Jeune Chambre Economique di Monaco si è discusso delle azioni messe in campo dal governo monegasco nel contrastare questo fenomeno.

La Direzione del lavoro monegasca ha recentemente effettuato una serie di controlli nei settori dell’edilizia e della ristorazione, considerati più a rischio e il motto del ministro per gli affari sociali e della sanità Didier Gamerdinger è “Con il lavoro nero, tutti perdono. Non c’è posto nel Principato”.

A riguardo il ministro Gamerdinger ha affermato: “L’obiettivo è applicare le disposizioni di legge a Monaco e che siano effettivamente rispettate. Questa estate sono state controllate 1268 persone tra lavoratori di cantieri, ristoranti e spiagge. Il fenomeno esiste – conclude il ministro degli affari sociali monegasco – ma non è così significativo grazie soprattutto al controllo da parte del governo”.

Tanti infatti sono i cantieri sparsi per Monaco, il che dimostra che l’edilizia nel Principato non è un settore in crisi e sempre questa estate 47 sono stati i ristoranti, bar e stabilimenti balneari finiti sotto la lente degli ispettori del lavoro, nelle zone di Spélugues, Darse Sud, Fontvieille e Larvotto.

Le procedure di controllo contro la piaga del lavoro nero proseguiranno e in merito ai controlli estivi, vale la pena notare il numero limitato di irregolarità, pari a poco più del 5%.