Teknoservice ai ferri corti col Comune, la risposta di Capacci: “Doveva avvicinarsi agli obiettivi prefissati”

Ora sarà guerra a colpi di carte bollate tra l’azienda di Piossasco e l’ente comunale
Imperia. Dopo la Tradeco di Altamura ora è la Teknoservice di Piossasco ad aver dichiarato guerra al Comune. Per le ordinanze del Comune di Imperia l’azienda piemontese ha deciso di mostrare i muscoli e di ricorrere al Tar. E ora la battaglia sarà a colpi di carte bollate e provvedimenti giudiziari.
Nei dettagli la Teknoservice che da due anni svolge servizio in città dopo che il Comune ha deciso di troncare i rapporti con la Tradeco ha deciso di presentare ricorso al Tar contestando l’ordinanza del 30 giugno scorso con la quale il primo cittadino ha prorogato la gestione del servizio rifiuti in capo a Teknoservice sino al prossimo 31 gennaio 2018. All’azienda piemontese è stato chiesto di avvicinarsi alla percentuale del 65 % della raccolta differenziata dei rifiuti prevista dalla legge per non incorrere a sanzioni anche pesanti. Un ricorso al Tar che sottolinea l’illegittimità delle ordinanze firmate dal sindaco di Imperia.
Il sindaco Carlo Capacci risponde senza esitazioni: “La Teknoservice ritiene di avere diritto alla non applicazione di parte delle penali motivando la richiesta con la scarsa qualità del rifiuto differenziato addebitando la problematica ai cittadini poco attenti alla differenziazione del rifiuto. Il Comune obietta che mediante le campagne informative, il cui obiettivo è quello di spiegare come fare al meglio la differenziata, la Teknoservice avrebbe potuto raggiungere o almeno avvicinarsi all’obiettivo di legge del 65% A parziale scusante va comunque considerata la situazione emergenziale nella quale sia il Comune che la Teknoservice si sono dovuti adoperare”.