Soldano si promuove sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi”

30 ottobre 2017 | 15:37
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Soldano si promuove sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi”
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Soldano si promuove sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi”
Soldano si promuove sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi”

Si può mettere “Mi piace” alle foto che raffigurano il paese dal 30 ottobre al 5 novembre

Soldano. Questa settimana Soldano è la località in gara per il concorso gratuito “I Like” di “Ponente ligure fotosintesi” che mette in competizione i Comuni della provincia per il titolo di paese più ammirato.

La storia dell’abitato di Soldano è ripercorribile negli scritti di un contemporaneo, Fausto Amalberti, che nel 1984 ha pubblicato un articolo dal titolo “Notizie storiche sull’abitato di Soldano”, frutto di un’ampia consultazione degli atti esistenti presso l’Archivio di Stato di Genova.

L’origine del paese non è nota; tra le ipotesi formulate quella più ricorrente dice che l’insediamento sia stato formato dal comune di Ventimiglia con i prigionieri condotti dagli eventi bellici di Almerìa (1147) e Tortosa (1148): il toponimo Soldano sarebbe stato scelto perciò dai fondatori per onorare il loro re (Sultano). Altra ipotesi invece afferma che il paese sia stato fondato nel Medioevo da una famiglia di profughi di Ventimiglia.

Secondo l’autore dell’articolo citato in epigrafe è più verosimile che il borgo sia stato fondato dagli abitanti di Ventimiglia e dei centri costieri limitrofi che si rifugiarono nell’entroterra per sfuggire alle scorrerie dei Saraceni (anno 963). La parte più antica del centro abitato fu costruita con le caratteristiche tipiche della “fortificazione da difesa”. Dal mare, infatti, il paese è assolutamente nascosto e si può scorgere solo a pochi metri dall’insediamento. Sono ancora presenti tracce di alcune porte fortificate che, insieme al vallo del torrente Verbone e del rio Fullavin, costituivano una valida difesa.

Correva l’anno 1257 quando fu sottoscritto il primo documento che attesta l’esistenza di Soldano: un atto notarile di Giovanni Amandolesio relativo alla vendita di una terra (positum ad castrun Soldanum loco ubi digitur in frenguel – l’attuale Ferenghè) da parte di Brunus de castro Soldano a Gandolfo Mossoto. Dalla stessa transazione si evince come all’epoca l’attività principale fosse costituita dall’agricoltura.

Sono andati perduti i documenti che vanno dal XII al XV secolo a causa delle guerre locali che videro la contesa delle grandi famiglie degli Adorno, dei Fregoso, dei Grimaldi e dei Doria culminati nel sacco di Ventimiglia del 1526. Dal 1499 la voce “castro” scompare dai documenti ufficiali e lascia il posto a “villa”, cioè abitato aperto in contrapposizione al borgo ed al castello.

Dalle notizie del paese raccolte da don Morscio di Dolceacqua (allora prevostro di Soldano) si apprende che sul portale della prima parrocchia era riportato: “Questa parrocchia ha sul battente il seguente millesimo 1594 supponendo che indichi il tempo della promulgazione come è verosimile, giacché prima (1556 nds) essendo piccola cappella non avea forse esso battente piuttosto che no maestoso ne verrebbe la primiera fondazione sarebbe anche più antica”. In quell’epoca gli abitati di Soldano, San Biagio e Vallecrosia Alta, tra loro limitrofi, erano considerati un’unica parrocchia ed il parroco (un canonico della cattedrale di Ventimiglia) celebrava messa nella “Chiesa di funzioni” dedicata a san Biagio, ora chiesa del cimitero dell’omonimo paese.

Il primo dato relativo agli abitanti è riportato in un manoscritto del 1629 dove Soldano compare con “43 fuochi” e “181 anime”. Dai registri municipali dell’epoca si desume che i pagamenti si effettuassero in natura (olio di oliva). Nel 1686 a causa delle forti gabelle imposte da Ventimiglia (“gabella della pinta” e gabella del pane”) e del malcontento delle popolazioni limitrofe si assiste alla separazione delle otto “ville” ed all’istituzione della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi che comprendeva gli insediamenti di Soldano, San Biagio, Vallecrosia, Camporosso (le cui rivendicazioni iniziarono nel 1673), Bordighera, Vallebona, Sasso e Borghetto San Nicolò. Tale separazione coincise con un lungo periodo di prosperità per l’ottima amministrazione locale e l’assenza di pesanti gabelle.

La Magnifica Comunità cessò di esistere come soggetto politico nel 1797, anno di costituzione della Repubblica Ligure, che governò fino al 1805 per poi passare sotto il dominio del napoleonico Primo Impero francese. Della metà del Settecento sono conservate alcune “carte” con le caratteristiche del paese sia in pianta che in prospettiva dalle quali si rileva che il territorio abitato era superiore al nucleo storico primitivo.

Nel 1860 in seguito allo straripamento del torrente Verbone l’antica chiesa parrocchiale si allagò e perciò venne abbandonata per procedere alla costruzione dell’attuale parrocchiale in “Piazza San Giovanni Battista”. Nel 1923 i comuni di San Biagio della Cima e Soldano vennero soppressi ed i loro territori vennero uniti a quelli di Vallecrosia. Nel 1925 Soldano venne riconosciuto come comune autonomo e nel 1928 fu aggregato a San Biagio della Cima fino al 1946. Nel 1944 fu occupato dalle truppe naziste che diedero alle fiamme molte case. Nell’ultimo secolo si assiste ad un mutamento dell’attività agricola a favore della vite e dei fiori; Soldano è infatti tra i centri produttori del vino Rossese di Dolceacqua DOC.

Nel 1977 una frana in località “Spuntun” all’inizio del paese isolò il centro abitato per alcuni giorni e nel 2000 un’alluvione provocò ingenti danni fortunatamente solo alle cose. Dal 1973 al 2011 il paese ha fatto parte della Comunità Montana Intemelia, quest’ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011. L’economia del paese gravita intorno alla produzione floreale tipica del ponente ligure, con coltivazioni di mimosa, diversi tipi di rose e ginestra, e alla coltura di ulivi.

Dal 30 ottobre al 5 novembre sarà perciò possibile mettere “Mi piace” alle foto, che ritraggono la location, postate sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi” (https://www.facebook.com/ponentfoto/?fref=ts). Se otterrà tanti voti potrà entrare nella Top Ten.

La scorsa settimana San Romolo-Bignone ha totalizzato 20.717 visualizzazioni e 1228“Mi  Piace”. Ecco la top Ten al momento:

1. Seborga 3117 “Mi piace”
2. Ventimiglia Alta 2711
3. Cervo 2132
4. Bordighera 2084
5. Bajardo 1864
6. Ventimiglia frazioni 1828
7. Cesio 1713
8. Bussana 1650
9. Molini di Triora  1637
10. Diano Marina 1607