in guerra per il planetario |
Altre News
/
Imperia
/

Secondo round alla Skypoint, si blocca l’avvio dei lavori al Planetario di Imperia

13 ottobre 2017 | 10:08
Share0
Secondo round alla Skypoint, si blocca l’avvio dei lavori al Planetario di Imperia

Il Comune si era costituito in giudizio già davanti al Tar che aveva respinto il ricorso dell’azienda esclusa

Imperia. Si blocca la vicenda del planetario del Museo Navale. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Skypoint  dopo essere stata esclusa dalla gara d’appalto. La S.r.l. aveva proposto appello cautelare al Consiglio di Stato contro il Comune di Imperia per la riforma dell’ordinanza del Tar con notifica dell’atto effettuata al legale dell’ente lo scorso 26 settembre.

L’amministrazione comunale, nella persona del sindaco pro-tempore, aveva deciso di resistere nel ricorso proposto contro il Comune di Imperia per l’annullamento, previa adozione misure cautelari collegiali, della determinazione dirigenziale n. 730 del 7.07.2017 di aggiudicazione della gara d’appalto per la progettazione, la fornitura e la posa in opera e messa in esercizio della struttura di Borgo Marina. Il Comune si era costituito in giudizio davanti al Tar e una prima udienza si era tenuta lo scorso 14 settembre per la decisione sulla richiesta di sospensiva. E in quella occasione il Tar aveva respinto con una propria ordinanza cautelare l’istanza della Skypoint.

Il Consiglio di Stato, sezione V, con decreto presidenziale del 28 settembre, a sua volta aveva respinto l’istanza di decisione monocratica sulla cautelare, fissando, per la discussione, la camera di consiglio a ieri. I giudici “ritenuto, ad una sommaria delibazione, che l’appello cautelare appare sostenuto da sufficienti elementi di fumus boni iuris, con particolare riguardo ai profili di difformità evincibili nelle buste “A” e “B” dell’offerta di RSA Cosmos in relazione all’ambito del subappalto, ed alla disciplina legislativa dello stesso”, hanno accolto il ricorso. A presiedere il collegio Giuseppe Severini, insieme ai colleghi Paolo Giovanni Nicolò Lotti, Alessandro Maggio,
Angela Rotondano e Stefano Fantini.