Sanremo, gli alunni del “Cassini” a lezione di astronautica con Paolo Nespoli e Biancheri lo invita al Festival
Un gruppo di studenti dello Scientifico si è collegato in diretta con la Stazione spaziale internazionale e ha intervistato l’astronauta italiano
Sanremo. Una mattinata fra le stelle per gli alunni del “Cassini”. Dieci studenti selezionati fra le classi quinte dello scientifico si sono collegati in diretta con la Stazione spaziale internazionale e hanno intervistato Paolo Nespoli: l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea partito lo scorso luglio dal cosmodromo di Baikonur (Kazakistan) per la missione di lunga durata Vita dell’Agenzia spaziale italiana.
Il collegamento con l’Iss, reso possibile grazie all’attività, l’attrezzatura e il know-how degli operatori dell’Associazione radioamatori italiani Sanremo, ha avuto inizio alle 10.13 ed è durato 13 minuti. Un quarto d’ora circa di emozioni grandiose, straordinarie, planetarie. Nessuno dei presenti, fra cui il dirigente scolastico Sergio Ausenda, l’ex preside Erica Minori e il sindaco Alberto Biancheri, è riuscito a restare indifferente al fatto di parlare o comunque sentire la voce di un uomo che proprio in quel momento stava orbitando nell’universo, lassù a 28.800 chilometri orari sulla più grande navicella costruita dai terrestri.
Durante questo momento, che resterà nella storia del liceo e della stessa città di Sanremo, gli studenti prescelti hanno posto le loro domande a Nespoli scoprendo come si diventa astronauti, cosa si mangia nello spazio, quanto tempo è necessario per abituarsi alla mancanza di gravità e tanto altro ancora. «Domande che i ragazzi hanno preparato all’inizio dell’anno scolastico e poi sono state inviate alla Nasa per l’approvazione – spiega la professoressa di Matematica e Fisica Franca Zinellu che prosegue – Seppur abbiamo scelto solo un gruppo di alunni per interagire in diretta con l’astronauta, l’iniziativa ha coinvolto tutti gli alunni delle quinte dello Scientifico che, per intrattenere il pubblico presente durante l’assenza di collegamento, hanno esposto alcune presentazioni precedentemente preparate. Ad esempio, hanno spiegato cosa è l’Iss, quali sono gli esperimenti attualmente in corso sulla stessa, quali i loro benefici per la vita sulla Terra. L’iniziativa – aggiunge Zinellu – ha parallelamente coinvolto ogni studente del Liceo che ha assistito agli interventi attraverso le lavagne interattive presenti in ogni aula».
A riguardo, l’Expedition 52/53 che i ragazzi del “Cassini” hanno ammirato in diretta contemporaneamente a quelli di un liceo di Lucca, prevede che Nespoli e i suoi compagni di viaggio – tra cui l’astronauta statunitense Randy Bresnik della Nasa e il cosmonauta russo Sergej Rjazanskij (Roscosmos) – si occupino della manutenzione degli strumenti di bordo e partecipino a esperimenti di vario tipo, molti dei quali dedicati a valutare gli effetti sull’organismo della permanenza in condizioni di microgravità per lungo tempo, così da aumentare la conoscenza della vita nello spazio e da preparare l’uomo a future missioni sulla Luna e su Marte.
«È stata una bellissima esperienza – hanno commentato entusiasti gli studenti –. Non capita tutti i giorni di poter parlare con un astronauta nello spazio. Fra di noi, al momento, nessuno ambisce a intraprendere questa professione, ma chissà! Siamo comunque orgogliosi di essere stati scelti per intervistare Nespoli, non lo dimenticheremo mai». Orgoglio condiviso anche dal Sindaco che ha preso parte a questa lezione in orbita al fianco degli alunni: «Un grande orgoglio, una grande emozione poter vivere in prima persona quest’esperienza insieme ai ragazzi. Come Amministrazione vorremmo invitare Paolo Nespoli alla prossima edizione del Festival a febbraio e nella stessa occasione fare un approfondimento con tutti i ragazzi. Credo che questo sia importante per poter tramutare l’iniziativa in qualcosa di più grande raccogliendo tutte le emozioni che l’astronauta ha provato nei mesi scorsi e durante le sue missioni passate»
Per Paolo Nespoli, infatti, Vita è la terza missione nello spazio. L’astronauta sessantenne originario di Milano ha viaggiato per la prima volta fra le stelle nel 2007, quando, a bordo dello Space shuttle discovery, ha compiuto in un’importante impresa volta a consegnare e assemblare il Nodo 2 della Stazione spaziale internazionale, all’epoca in costruzione. Nell’ambito della missione italiana MagISStra, è poi nuovamente partito per la Iss nel dicembre 2010. In tale occasione, dove ha anche condotto esperimenti e dimostrazioni, è rimasto in orbita per 159 giorni, tornando sulla Terra nel maggio del 2011.