Sanremo, aumenta la stima dei danni alla Recup-Fer. Del Gratta: “Forse un milione. Nelle telecamere si vede partire l’incendio”






Sulle cause del rogo indagano i carabinieri della compagnia di Sanremo
Sanremo. “Abbiamo visto qualcosa che prendeva fuoco da una balla di carta o cartone e da lì, nel giro di venti minuti, ha preso fuoco tutto: dalle telecamere non si vede nient’altro”. A parlare, con gli occhi rivolti al nulla che è rimasto del suo deposito, è l’imprenditore Marco Del Gratta, titolare della Recup-Fer, ditta specializzata nello stoccaggio e nel trattamento di rifiuti, situata sotto il ponte dell’autostrada A10.
Sulle spalle il peso di 35 famiglie: tanti sono gli operai che lavorano in quella vasta area ora ricoperta di cenere: tutto è andato distrutto, dalla pressa del cartone ai muletti. Di una gru semovente utilizzata per caricare la pressa resta solo uno scheletro fumante. Così come di tutto quello che serviva agli operai per svolgere il loro lavoro giornaliero.
L’incendio, divampato intorno alle 2 del mattino, non ha avuto pietà di nulla e le fiamme, alimentate dalla grande quantità di plastica, cartone e di tutto ciò che hanno trovato sul loro cammino, hanno presto raggiunto anche le campagne vicine all’area di circa 2mila metri quadrati su cui sorgeva il deposito.
Per spegnerle non sono bastati i vigili del fuoco dell’intera provincia che hanno raggiunto la Valle Armea da Ventimiglia, Sanremo e Imperia. A dare una mano ai colleghi, infatti, sono arrivati anche pompieri dal comando di Savona e dalla caserma di Villanova d’Albenga.
Ancora non si conoscono le cause dell’incendio: le telecamere di videosorveglianza della ditta non hanno ripreso persone o volti. Lo rende noto lo stesso Del Gratta: “Non si vede nessuna persona, niente, quindi potrebbe essere accidentale o non so…dipeso da quali cause”. Nonostante la stanchezza di una notte insonne addosso, l’imprenditore pensa al lavoro, a tutto quello che ci sarà da fare per rimettere in piedi l’azienda, per andare avanti, per non fermarsi dopo una battaglia persa, quella contro il fuoco, che però non è l’intera guerra. “I danni che abbiamo? Potrei dire che si aggirano intorno al milione di euro, qualcosa di più o forse qualcosa di meno, non saprei. Più che il danno economico ora pensiamo a rimboccarci le maniche: questo dobbiamo fare, andare avanti e pensare a quello che dobbiamo poter fare già domani”, dice l’imprenditore, che pensa a quei 35 operai “che salvaguardo e che tutelerò fin quando potrò”.
“Abbiamo un’altra area, molto più grande, la prima cosa che mi è venuta in mente è concentrare tutto lì”, aggiunge Del Gratta, “Speriamo di ripartire il prima possibile per accontentare tutti i clienti”.
Sulle cause del rogo indagano i carabinieri della compagnia di Sanremo, al comando del tenente Mario Boccucci. Al momento, dagli inquirenti, non trapela nessuna informazione: le indagini sono in corso ed ogni elemento è tenuto top secret.
Nel frattempo, a scopo precauzionale, la polizia locale ha evacuato le famiglie che abitano nel raggio di 500 metri dal luogo dell’incendio: il fumo acre che si è sviluppato con le fiamme ha reso l’aria irrespirabile. Saranno però solo le analisi compiute dai tecnici dell’Arpal e dell’Asl a dimostrare, nero su bianco, la possibile tossicità dei fumi creati dal rogo.
“Quando saranno conclusi i rilievi di Arpal e Asl e avremo dati precisi, prenderemo tutti i provvedimenti del caso”, ha dichiarato il comandante della polizia locale di Sanremo Claudio Frattarola, “L’incendio è domato: ora dovrà essere effettuata la bonifica dell’area e sicuramente ci sarà ulteriore fumo”. Una coltre di fumo denso e spesso, come quella che ha colorato l’alba di un mercoledì mattina di tiepido autunno nell’estremo ponente ligure.