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Ricercati dall’Interpool arrestati a Ventimiglia dalla polizia di frontiera: i dettagli

31 ottobre 2017 | 16:46
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Ricercati dall’Interpool arrestati a Ventimiglia dalla polizia di frontiera: i dettagli
Ricercati dall’Interpool arrestati a Ventimiglia dalla polizia di frontiera: i dettagli
Ricercati dall’Interpool arrestati a Ventimiglia dalla polizia di frontiera: i dettagli

Due romeni colpevoli di gravi reati contro il patrimonio e la persona

Ventimiglia. Notte movimentata negli uffici della polizia di frontiera di Ventimiglia per una serie di arresti effettuati nei pressi della barriera autostradale. Gli uomini del dirigente Martino Santacroce hanno tratto in arresto due cittadini romeni Cosmin Ungureanu e Cristian Rusu, entrambi 29enni, sui quali pendevano due distinti mandati di arresto europei per fini estradizionali da parte delle autorità austriache, emessi lo scorso mese di settembre, per gravi reati contro il patrimonio e la persona. Come confermato anche dalla direzione centrale della polizia criminale presso il Ministero dell’Interno e dall’Interpool.

Controllati mentre entravano in Italia a bordo di una Bmw, i due romeni hanno mostrato agli agenti una carta di identità rumena autentica ed in corso di validità, situazione che gli avrebbe quindi permesso di proseguire il loro viaggio. Ma l’esperienza maturata in campo e l’acume investigativo hanno indotto i poliziotti della frontiera ad approfondire il controllo in ufficio, dove la verità sui due stranieri è stata scoperta. Gli agenti hanno perquisito anche l’auto dei due romeni, all’interno della quale è stato trovato un coltello a serramanico di 30 cm, appartenente al Rusu che è quindi stato denunciato in stato di libertà per il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Al termine delle procedure di rito i due stranieri sono stati condotti al carcere di Imperia in attesa delle successive procedure per l’estradizione.

Sempre nell’ambito dei controlli al confine, è stato arrestato un cittadino georgiano di 38 anni, G.I., controllato a bordo di un autobus di linea proveniente da Torino e diretto a Madrid. I documenti esibiti, una carta di identità lituana ed una patente di guida apparentemente rilasciate da quelle autorità, pur sembrando perfetti, non convincevano del tutto gli uomini del dottor Santacroce che, esperti nel riconoscere i falsi documentali, hanno manifestato alcune perplessità.
Solo l’analisi attraverso particolari apparecchiature ed una serie di riscontri nelle banche dati della polizia, ha permesso di scoprire sia lo loro totale contraffazione che un ordine di carcerazione, emesso nel mese di agosto dalla procura della Repubblica del tribunale di Torino, per il quale lo straniero avrebbe dovuto espiare una pena definitiva per furto aggravato, possesso di documenti falsi e detenzione strumenti di effrazione. Alla luce di quanto emerso, G.I. è stato tratto in arresto sia per detenzione di documenti falsi che per l’ordine di carcerazione suddetto e condotto al carcere di Imperia.

Una denuncia a piede libero è scattata anche nei confronti di un cittadino francese di origine algerina che è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di grandi dimensioni, posto a sequestro, il cui porto al di fuori del’abitazione, senza giustificato motivo, è vietato dall’art.4 L.110/75.

Complessivamente, nel corso del dispositivo di controllo messo in atto nel fine settimana, sono stati controllati 372 veicoli ed identificate  1200 persone nel corso di 55 posti di controllo. Controllati anche un centinaio di treni.