Home&Design |
Altre News
/
Zone
/

Ordito e trama: la storia del tessuto

6 ottobre 2017 | 08:13
Share0
Ordito e trama: la storia del tessuto

“Mi piace pensare al tessuto come all’insieme delle parole che costituiscono uno scritto, nel quale si identifica ogni forma di opera”

Dal latino textusil tessuto è un intreccio ortogonale di fili che nasce dall’incontro di due elementi, l’ordito e la trama. Nella sua versione più semplice, l’intreccio è formato da un insieme di fili paralleli verticali (l’ordito), attraversati da un filo continuo orizzontale (la trama), per tutta la lunghezza del tessuto.

Ma dove e perché nasce questa tecnica? Il perché è molto semplice: gli uomini avevano, allora tanto quanto oggi, la necessità di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, ma anche quella di dimostrare il loro valore, per questo indossavano le pelli degli animali che venivano uccisi. Inizialmente, quindi, si usavano pelli di animali, ma con la nascita della tessitura nel VI-V millennio a.C. scoprirono l’uso delle vesti, che garantivano maggiore protezione. E scoprirono l’uso delle fibre vegetali. Si intrecciavano fibre per farne cesti, giacigli, zattere e capanne e poi abiti vestendo intrecci vegetali.

Da allora l’uomo ha modificato e perfezionato tecniche, attrezzi e strumenti, ma, fino ad un paio di secoli fa ha sempre considerato la tessitura come una fra le modalità espressive di grande pregio, infatti arazzi, tappeti, abiti caratterizzavano lo status e il decoro di una pesona, una famiglia. Può sembrare strano, ma, come detto, le prime fibre della preistoria erano di tipo vegetale, non animale: venivano ricavate dal libro di alcuni alberi, ossia quel tessuto che trasporta la linfa dalla foglia a radici e frutti. Gli alberi che fornivano quelle migliori erano olmo, salice, quercia e tiglio, ma anche l’ortica e il lino. Intrecciando diversi elementi di cui uno, l’ordito si apre sempre per accogliere la trama che solo così lo può attraversare in un susseguirsi di andate e ritorni si arriva a quella che possiamo definire l’arte del comporre. Diversa è la maglia o la rete dove è un unico filo che si intreccia su sé stesso.

Ciò spiega perché, in senso figurato, la rete e la maglia lasciano intendere un forte coinvolgimento, si dice infatti: essere presi nelle maglie di un imbroglio, cadere nella rete. Mentre trama e ordito creano la crescita del tessuto che avviene sempre per l’interazione di questi due elementi. Interazioni strettamente connesse, basti pensare al “tessuto” urbano, o più persone che abitano nello stesso luogo dando vita al “tessuto” sociale”, quindi parti che nell’accezione più esatta del vocabolo dovrebbero interagire in dialogo costante.

Mi piace pensare al tessuto come all’insieme delle parole che costituiscono uno scritto, nel quale si identifica ogni forma di opera o composizione letteraria, teatrale, musicale e legislativa, in quanto considerato come un tessuto in cui l’antica arte del tessere è trasferita alle parole.

Paolo Tonelli
www.paolotonelli.com
www.facebook.com/sanremoturquoise