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Manichino “impiccato” sul viadotto dell’A10, la polstrada scopre e denuncia “Joker”

18 ottobre 2017 | 10:10
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Manichino “impiccato” sul viadotto dell’A10, la polstrada scopre e denuncia “Joker”

Ad inchiodarlo è stata un’impronta che è stata rilevata dagli agenti della scientifica

Imperia. Scoperto e denunciato dalla polizia stradale di Imperia l’anonimo “Joker” che piazzava manichini sull’A10 rischiando di provocare incidenti. Il misterioso personaggio C.D., 30 anni, albenganese, è stato protagonista negli ultimi mesi ad Albenga e nel  comprensorio di una serie di episodi a metà strada fra la goliardia e il vandalismo. Aveva deturpato anche monumenti. L’uomo è stato denunciato a piede libero per i reati di procurato allarme, attentato alla sicurezza dei trasporti e pubblica intimidazione. L’indagine della polstrada era scattata dopo una delle sue bravate, un pupazzo “impiccato” al cavalcavia dell’autostrada il 28 luglio scorso all’altezza dell’area di servizio Ceriale Nord, in direzione Francia.

Ad inchiodarlo alle sue responsabilità è stata un’impronta digitale a tradirlo. La pattuglia poteva accertare che in realtà si trattava di un semplice fantoccio vestito con un paio di jeans e una maglia di colore amaranto. Era inoltre presente un biglietto assicurato con nastro isolante di colore nero sul quale era scritto a penna “per polizia e carabinieri, Batman Joker aprire”. All’ interno dello stesso biglietto vi era una lettera nella quale l’ignoto si attribuiva la responsabilità di alcuni reati verificatisi nella provincia di Savona e avvisando che ne avrebbe compiuti altri. Il tutto veniva sequestrato dalla Polizia Stradale di Imperia, ne veniva disposta la repertazione da parte di personale specializzato della Polizia di Stato ed inviato per i successivi ed approfonditi esami del caso al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Genova.

Gli opportuni esami forensi effettuati hanno permesso di reperire un’ impronta digitale sul fantoccio che è risultata essere quella di C.D. che in periodo precedente era stato sottoposto a trattamento sanitario con l’ ausilio della Polizia Locale di Albenga, da subito infatti gli investigatori della Polizia di Stato avevano ritenuto che l’ autore di un tale gesto e di precedenti gesti simili fosse da ricercare verosimilmente tra soggetti con disturbi della personalità. Tutta l’ attività investigativa è stata coordinata dal pm Ubaldo Pelosi della Procura della Repubblica di Savona.