L’agente dianese ucciso per errore a Bardineto, fissata l’autopsia

23 ottobre 2017 | 19:02
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L’agente dianese ucciso per errore a Bardineto, fissata l’autopsia

Roberto Viale era figlio di Giuseppe, medico condotto stimato in tutto il golfo dianese

Diano Marina. «Siamo ancora sotto choc per quanto accaduto ieri. Mio fratello amava quelle zone. Mia mamma è una Franchelli ed è originaria proprio di Bardineto. Conosceva quei posti. Ci andavamo da bambini». Marco Viale è il fratello di Roberto, l’agente assicuratore (nella foto a sinistra) morto domenica in località Principi a Bardineto colpito da una fucilata al petto sparata per errore dal cacciatore Luigi Maule, ex soldato negli Alpini (nella foto a destra), persona altrettanto stimata e conosciuta da tutti, nel paese della Valbormida. Il sostituto procuratore Vincenzo Carusi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima che sarà effettuato domani dal medico legale Marco Canepa.

L’esame autoptico sarà utile per stabilire il tipo di lesione causato dal proiettile (che probabilmente ha provocato un’emorragia fatale), ma anche la direzione del colpo. Secondo la prima ricostruzione della dinamica dell’incidente effettuata dai carabinieri, sembra che Maule abbia sparato verso un cinghiale che si trovava ad una ventina di metri da lui. Purtroppo il colpo, un calibro 306 esploso con un fucile a canna rigata, ha mancato l’animale ed ha invece raggiunto il signor Viale che si trovava una settantina di metri più in basso.

«A Bardineto abbiamo una casa e ci conosciamo tutti – racconta il fratello della vittima – Mio fratello era andato con la compagna a raccogliere del fogliame per abbellire il giardino. Era una persona amata e stimata da tutti. Una tragedia senza senso».

L’agente dianese era figlio di Beppe Viale, medico condotto molto conosciuto in tutta la cittadina del golfo, stimato anche dall’attuale ed ex amministrazione comunale.