Ipotesi di discarica abusiva in valle Armea, il Movimento 5 Stelle presenta un esposto in procura

30 ottobre 2017 | 13:32
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“Presentato un esposto di 50 pagine sulle “anomalie inquietanti” nella gestione del piazzale di rio Ciuvin”, spiegano in conferenza stampa la consigliera Arrigoni e il giurista Marco Grondacci

Sanremo. E’ partito tutto dalla richiesta di ripristino di una strada pubblica che era sparita, sommersa de una montagna di inerti, in Valle Armea, dove una volta correva libero il rio Ciuvin.

La denuncia, presentata questa mattina alla stampa, è del gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, guidato in Comune da Paola Arrigoni e Luciana Balestra, oggi supportati dal giurista ambientale Marco Grondacci e dal parlamentare ligure Matteo Mantero.

Scavando negli archivi comunali, su oltre trent’anni di documenti e “anomalie inquietanti” – come le definiscono senza mezzi termini i pentastellati – sarebbe emersa una discarica abusiva reiterata nel tempo e paradossalmente partita da una concessione per uso a scopo floricolo di una porzione del terreno che oggi ospita il piazzale, di circa 41 mila metri quadrati (secondo le stime dei tecnici della Provincia), non molto lontano dalle carceri.

Quelle che vengono mostrate dalla consigliera Arrigoni sono le prove fotografiche di come siano sparite due strade pubbliche, da quando fu concessa la prima autorizzazione, nel lontano 1981, all’allora società F.T.P, oggi assorbita nella Idroedil che si occupa, tra le altre cose, delle discariche provinciali.

E tutto sarebbe partito da quello che dovrebbe essere oggi un campo di fiori e che invece è uno spiazzale che ha occupato la vallata.
Infatti, secondo la ricerca del Movimento 5 Stelle, ci sarebbe un’area pari a circa 545.000 metri cubi di materiale ammassato, per intenderci due volte la discarica “lotto 6”.

Di mezzo non solo reati ambientali, secondo i proponenti dell’esposto, ma anche problemi di salute che hanno, è un dato di fatto, interessato le famiglie residenti nella zona. Di 11 nuclei famigliari, 9 sono stati afflitti da tumori.

Sulla questione la consigliera Arrigoni aveva già presentato un’interrogazione in Comune, alla quale l’allora vice sindaco Faraldi aveva risposto che “emergeva una situazione chiaramente abusiva”.

Tanto che è stata presentata da Idroedil una richiesta di condono, dichiarata inammissibile dagli uffici di palazzo Bellevue. Il Movimento 5 Stelle chiede ora che le autorità competenti indaghino su questa vicenda e che il Comune intimi il ripristino della strada, si attivi per la messa in sicurezza del terrapieno, anche da un punto di vista idrogeologico, e che se dovesse essere dimostrato un inquinamento ambientale, si proceda alla bonifica.

Il team 5 Stelle intanto promette battaglia anche in parlamento, con un’interrogazione urgente al ministero della salute, dell’ambiente e in consiglio Regionale.