Imperia, la Santissima Trinità libera un cornicione da un grosso nido di “calabroni killer”

9 ottobre 2017 | 21:43
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Imperia, la Santissima Trinità libera un cornicione da un grosso nido di “calabroni killer”

La situazione pochi minuti dopo l’intervento era sotto controllo

Imperia. Il caldo e la siccità di quest’estate 2017 non hanno fermato la Vespa velutina. Tanti gli interventi effettuati dai volontari della Protezione Civile della Santissima Trinità anche a Imperia. L’ultimo nella serata di lunedì in periferia. Su un cornicione nei pressi della farmacia di Caramagna è stato individuato un nido del calabrone asiatico.

La situazione pochi minuti dopo l’intervento era sotto controllo. Le attività di controllo e neutralizzazione della vespa velutina vengono coordinate dall’università Torino nell’ambito di un progetto europeo. Trinità opera di concerto con università di Torino.

La minaccia principale di questo imenottero asiatico è il fatto che riesce a mettere in ginocchio l’apicoltura italiana poiché si nutre principalmente di api che afferra in prossimità dell’alveare. La vespa vellutina si è purtroppo diffusa in Liguria sulla Riviera di Ponente. La Vespa velutina è molto simile al nostro calabrone giallo, ma molto più pericolosa per l’ecosistema e per l’uomo visto che è più aggressiva e la sua puntura risulta più dolorosa rispetto a quella del calabrone nostrano e può portare crisi allergiche anche letali per l’uomo.

La Vespa Velutina Lepeletier, comunemente chiamata calabrone asiatico, è stata introdotta accidentalmente in Francia nel 2004 e si è diffusa arrivando a interessare altri paesi europei quali Spagna, Portogallo, Belgio, Italia e Germania. L’unica difesa è individuare i nidi, distruggerli ed eliminare le regine. Ma niente fai-da-te. Se si vede un calabrone asiatico (o se ne ha il fondato sospetto) o un suo nido, occorre effettuare una segnalazione. Ad intervenire sono poi i volontari della Protezione Civile.