Imperia, presentazione del libro su Alessandro Natta l’imperiese che diresse il PCI
La figura del politico imperiese al centro del volume “Alessandro Natta. Una vita esemplare fra cultura e politica” di Roberto Speciale. Sarà presente anche il presidente della provincia Natta
Imperia. L’imperiese che ha lasciato il segno nella politica nazionale del secolo scorso è tratteggiato nel volume “Alessandro Natta. Una vita esemplare fra cultura e politica” di Roberto Speciale. Il libro, uscito da poche settimane, sarà presentato venerdì 27 ottobre alle 17.30 presso la Sala del Consiglio Provinciale di Imperia (viale Matteotti 147) Dopo i saluti del presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta, il giornalista Franco Manzitti discuterà del libro assieme all’Autore. Sono previste testimonianze ed interventi dal pubblico. L’iniziativa è organizzata dall’associazione di cultura politica “Le radici e le Ali” con il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Imperia. Il libro contiene una prefazione di Emanuele Macaluso.
“Un ritratto intenso di Alessandro Natta, appassionato dirigente politico della sinistra italiana ed uomo di profonda cultura, attraverso le sue opere, gli scritti, le testimonianze e i ricordi personali dellʼautore. Un profilo dellʼultimo segretario del Partito Comunista Italiano che ripercorre le tappe principali della sua esperienza nazionale ma anche il periodo della sua formazione, dalla “Normale” di Pisa alla guerra, ai campi di concentramento nazisti e del suo ultimo tratto di strada, quello del ritorno in Liguria e della riscoperta delle antiche passioni per la storia e la let-teratura.
Con questa pubblicazione l’autore vuole dare un contributo per riportare ordine nella storia recente e far luce sulle scelte e le responsabilità della classe dirigente del PCI nei decenni passati, in un periodo di grande rilevanza. Attraverso la vita di Natta e il suo esempio si deve tentare una rivalutazione della politica come strumento per affermare lʼinteresse generale, per comprendere le trasformazioni economiche e sociali, per la formazione civile e culturale di ognuno“.