Imperia, falso tesserino da poliziotta per giochi erotici: torna in aula la maîtresse di via Amendola

Imperia. A causa di un tesserino della Polizia di Stato fittizio torna in aula Elena Bianchimani, la donna di 61 anni condannata lo scorso 14 luglio a due anni e al pagamento di una multa di mille euro per sfruttamento della prostituzione.
 Durante la perquisizione che i carabinieri avevano compiuto nell’appartamento di via Amendola, dove si svolgeva l’attività di meretricio condotta dalla donna, i militari le avevano trovato nella borsa un tesserino da poliziotta che la maîtresse imperiese aveva giustificato così: “Lo usavo come gioco richiesto da uno dei miei clienti”. Il giudice, però, prima di esprimersi, aveva chiesto che venisse portato in aula il tesserino incriminato per valutare se davvero si trattava di un giocattolo o se fosse una copia ben fatta che la Bianchimani poteva utilizzare per altri scopi.
Oggi, però, il corpo del reato non è stato portato in aula e il giudice Varalli ha così rinviato la sentenza al prossimo 16 novembre.
La donna, difesa dall’avvocato Sandro Lombardi, deve rispondere di uso indebito di certificati e
possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsa.