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Imperia è la quarta provincia di Italia per numero di ascensori, circa 1 ogni 60 abitanti

27 ottobre 2017 | 11:25
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Imperia è la quarta provincia di Italia per numero di ascensori, circa 1 ogni 60 abitanti

E’ quanto emerge da un’analisi di thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale e tappeti mobili

Imperiaè la quarta provincia di Italia per presenze di ascensori. Secondo un’analisi di thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale e tappeti mobili, nell’imperiese è presente un edificio con ascensore ogni 61,3 abitanti per un totale di 3514 immobili con elevatore di persone. A precedere la provincia dell’estremo Ponente ligure vi sono: Aosta (996 edifici con ascensore), Savona (4969) e Trieste (4006).

A livello regionale il primato lo detiene la Liguria con un ascensore ogni 70 abitanti per un totale di 22279 edifici con elevatore. Seguono Piemonte (41433 edifici con ascensore) e Abruzzo (12078). La Lombardia è la regione con il maggior numero assoluto di ascensori, sono oltre 80mila gli edifici che ne hanno almeno uno. A livello provinciale, invece, le prime tre province per densità di ascensori sono Aosta (1 edificio con ascensore ogni 34,5 abitanti), Savona (1 ogni 56) e Trieste (1 ogni 58,6 abitanti). Le prime tre città sono Trieste, 52 abitanti per ogni edificio con ascensore, Reggio Calabria con uno ogni 57 cittadini, e Milano con 59 residenti per impianto.

thyssenkrupp Elevator Italia rileva che gli ascensori più vecchi si trovano in Puglia, con una media di quasi 19 anni di età. Hanno un’età media elevata anche in Valle d’Aosta (14 anni) e Veneto (13 anni). Le regioni dove thyssenkrupp Elevator Italia ha registrato il maggior numero di interventi di manutenzione sono la Puglia con 6 interventi in media per ascensore all’anno, Lazio e Toscana con 4.

“Dalla nostra analisi – spiega Luigi Maggioni, amministratore delegato di thyssenkrupp Elevator Italia – emerge che sul territorio nazionale sono presenti 463mila edifici con ascensori, uno ogni 130 abitanti che richiedono in media circa cinque interventi di manutenzione all’anno. I motivi principali delle chiamate sono: guasti alle porte, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate, ecc”. I maggiori costi sostenuti dai condomini per questi interventi, secondo thyssenkrupp ammontano a oltre 700 € l’anno.

Il parco ascensori italiano è il più vasto, ma anche il più “anziano” in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Europei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porta automatiche e al livellamento tra pavimento e cabina.

“Il servizio di manutenzione predittiva e preventiva per gli ascensori – prosegue Maggioni – può ridurre del 50% i tempi di fermo impianto. Collegando in rete tutti gli ascensori è possibile monitorarne da remoto lo stato di salute e intervenire tempestivamente. L’ascensore oggi è il mezzo più usato al mondo: i 12 milioni di impianti esistenti sono usati da un miliardo di persone. E’ stato stimato che ogni anno si accumulano 190 milioni di ore di fuori servizio a livello mondiale, di cui 11 milioni di ore in Italia. Questo significa che nel nostro Paese un ascensore sta fermo per guasti mediamente 4 giorni e mezzo all’anno”.

“L’ascensore – conclude l’amministratore delegato – consuma il 10% dell’energia totale di tutto l’edificio. L’impiego di tecnologia innovativa consente all’industria ascensoristica di migliorare le performance e l’efficienza energetica: un ascensore realizzato con tecnologie standard consuma il 27% in meno, ma un ascensore “moderno”, fatto con materiali ultra leggeri, elettronica intelligente che lo mette in standby se inutilizzato e con sistemi che recuperano l’energia in frenata, permette un risparmio energetico fino al 50%”.

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