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Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”

4 ottobre 2017 | 15:59
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Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”
Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”
Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”
Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”
Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”
Il Principato di Seborga sull’indipendenza della Catalogna, “Attendiamo l’evolversi della situazione”

Nei prossimi giorni Seborga aprirà una rappresentanza diplomatica in India e farà domanda di adesione all’UNPO, l’organizzazione delle nazioni e popoli non rappresentati

Seborga. Le vocazioni indipendentiste non sono solo affare dei catalani. Se in questi giorni a Barcellona e in tutta la Catalogna è andato in scena il referendum per l’indipendenza da Madrid, con manifestazioni e tensioni con la polizia spagnola, nel piccolo e pacifico autoproclamato Principato di Seborga si segue con attenzione questo importante evento storico.

Seborga infatti sono anni che rivendica la sua indipendenza dall’Italia e pur eleggendo un principe ogni sette anni, non ha ancora avuto il riconoscimento internazionale che attende da tempo. Seborga conia monete, francobolli, targhe automobilistiche, passaporti, ha persino una sua gendarmeria con compiti puramente folklorici ma non l’indipendenza.

“Abbiamo ben compreso la situazione venutasi a creare in Spagna: da un lato la Catalogna che – spiega il portavoce del governo di Seborga -, pur già con un certo livello di autonomia di governo, per ragioni storiche, linguistico-culturali ed economiche vorrebbe essere indipendente; dall’altro, la Spagna, decisa ad impedire l’uscita della Catalogna dal suo regno nell’ottica di un’unità garantita dalla costituzione.

Allo stato, l’elevato grado di incertezza in merito alla questione non consente al Principato di assumere una posizione chiara e definita. Diplomaticamente preferiamo pertanto attendere l’evolversi della situazione e le reazioni della comunità internazionale, che – abbiamo osservato – ha assunto anch’essa un atteggiamento di generale cautela. La nostra impressione – prosegue – è che purtroppo la situazione appaia destinata a precipitare, perché nessuna delle due parti in causa sembra disposta a cedere. Resta ferma in ogni caso la nostra adesione al principio di autodeterminazione dei popoli, come sancito anche dall’art. 2 dei nostri Statuti Generali. Condanniamo l’uso della violenza alla quale abbiamo assistito.

Seborga – evidenzia il governo seborghino – dal canto suo prosegue la sua più cauta strategia volta a costruire una propria reputazione sulla scena internazionale e a farsi conoscere, insieme con le proprie istanze, presso altri Stati sovrani. In quest’ottica si inserisce il viaggio in India che sarà compiuto nei prossimi giorni dal Principe Marcello, dal Segretario di Stato Mauro Carassale e dal Consigliere della Corona per la Giustizia Mirco Biancheri, i quali presenzieranno alla cerimonia prevista presso la nuova Rappresentanza del Principato nella città di Surat, nel Gujarat. Stiamo poi valutando di presentare una domanda di adesione all’UNPO (organizzazione delle nazioni e popoli non rappresentati ndr) per far sentire maggiormente la nostra voce in seno alla comunità internazionale”.