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Il piano sanitario in commissione. Pd: “Maggioranza senza numeri”, bocciatura dei sindacati

12 ottobre 2017 | 18:54
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Il piano sanitario in commissione. Pd: “Maggioranza senza numeri”, bocciatura dei sindacati

Gianni Pastorino, Francesco Battistini (Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria) “Commissione nel caos: piovono le critiche e la maggioranza diserta la discussione”

Liguria. Ancora nel caos la seduta odierna della seconda commissione, in cui si discute il nuovo piano sanitario regionale. «Il lavoro procede solo grazie alla serietà e al senso di responsabilità della minoranza, considerata l’importanza del tema e il rispetto dovuto nei confronti dei soggetti auditi, ossia le sigle sindacali di medici e farmacisti – dichiarano i consiglieri regionali di Rete a Sinistra Gianni Pastorino e Francesco Battistini, presenti alla discussione -. La maggioranza, invece, diserta la discussione. Forse la ritiene superflua, o forse non condivide fino in fondo gli obiettivi proposti dalla giunta».

«Entrando nel merito, il nuovo piano sanitario presenta debolezze eclatanti. Anzitutto tenta di fare le nozze con i fichi secchi; basta considerare come intende affrontare le questioni di organico del personale medico – commentano Pastorino e Battistini -. Per fare un esempio, in tutto il territorio di ASL3 ci sono soltanto 8 ortopedici, di cui solo 2 a tempo pieno: 100.000 pazienti per ciascun medico. I conti si fanno presto: mancano gli specialisti, quindi le liste d’attesa non possono che allungarsi a dismisura».

Molte critiche anche sul metodo adottato; non una novità. «Le sigle sindacali hanno lamentato fortemente la mancanza di dialogo in fase di stesura del piano. Oggi, invece, i professionisti stanno dimostrando che avrebbero molte idee da portare in discussione: perché non sono stati interpellati? – si domandano Pastorino e Battistini, che tirano le somme -. La giunta ha scritto questo documento chiudendosi nella torre d’avorio, senza ascoltare nessuno. Risultato: oggi tutti contro il nuovo piano sanitario regionale. I professionisti avrebbero potuto portare contributi importanti, e invece sono stati esclusi: una grande occasione persa per il documento sanitario più importante della legislatura. Un atteggiamento che non condividiamo affatto; e che cercheremo di sanare proponendo i dovuti correttivi. Forse c’è qualche mal di pancia anche dalle parti della maggioranza».