Dai banchi di scuola a capo d’azienda in un mese, la storia di Edoardo: “Ragazzi, rimboccatevi le mani, lo Stato non aiuta”

8 ottobre 2017 | 09:07
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Dai banchi di scuola a capo d’azienda in un mese, la storia di Edoardo: “Ragazzi, rimboccatevi le mani, lo Stato non aiuta”

Si è diplomato all’Agraria di Sanremo a luglio e ad agosto, spinto dalla passione per la natura trasmessagli dal padre, ha avviato una ditta di giardinaggio

Sanremo. In Liguria il secondo trimestre 2017 si è chiuso con segnali positivi per le imprese giovanili. Secondo Unioncamere, il numero dei ragazzi che hanno trovato il coraggio di lanciarsi in un’avventura imprenditoriale è cresciuto di +464 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Commercio, costruzioni e turismo rappresentano la principale scelta per gli under 35 che decidono di mettersi in proprio. Seguono i settori legati all’agricoltura, come la coltivazione di fiori e ortaggi, e al mondo green più in generale. A quest’ultimo microcosmo appartiene il sanremese Edoardo Botti.

Vent’anni compiuti ad aprile, nel mese di agosto Edoardo ha avviato la Ebf Giardini: una ditta specializzata in giardinaggio, quindi nella creazione di giardini, nella loro manutenzione ma anche nel recupero di manti erbosi, nella lotta al punteruolo rosso e tanto altro ancora. «La mia carriera professionale è iniziata quando ero bambino, quando ho scoperto la passione per la natura e il verde – racconta Edoardo –. Già mio padre faceva questo mestiere e da piccolo adoravo accompagnarlo e ammirarlo all’opera. Così, dopo le medie, ho deciso di seguire le sue orme e ho frequentato la scuola di agraria. E questa estate, conseguito il diploma, dopo cinque anni sui libri e pratica sul campo durante i periodi di vacanza, ho aperto la mia ditta».

Richiamato da un inaudito spirito imprenditoriale e dal piacere della vita trascorsa in mezzo alla natura trasmessogli dal padre, in un arco temporale sorprendentemente breve Edoardo è passato dai banchi di scuola al vertice di un’azienda. Un passaggio delicato, complesso, che ha percorso con tutti i timori che un ragazzo di vent’anni può avere e insieme con quella forza d’animo che da sempre contraddistingue la sua personalità. «Mi sono lanciato in questa avventura con molta voglia di fare e di continuare a imparare. Ovviamente ho le paure di un ragazzo della mia età e che nascono dall’inesperienza di un lavoro “vero” (ma che sto acquisendo giorno dopo giorno) e soprattutto dalla consapevolezza della presenza di una concorrenza sempre più ampia che può schiacciarmi in un attimo. A tutto ciò devo aggiungere le difficoltà ad ingranare che ho incontrato inizialmente. Oggi però posso dire che sono molto gratificato della mia scelta e soddisfatto di come le cose stanno procedendo».

Ma lo Stato italiano aiuta i giovani imprenditori? «Relativamente. In linea di massima cerca di agevolare le neo-ditte dei ragazzi attraverso la semplificazione delle pratiche di finanziamento e l’attivazione di sconti sulle assunzioni di personale in età da apprendistato. Per tutto il resto bisogna rimboccarsi le maniche e fare da soli. A riguardo, ai giovani che vogliamo mettersi in proprio consiglio di intraprendere questa strada con tutta la passione e la volontà di crescere che possiedono. Seppur scontato, è consigliabile cercare di non farsi abbattere dai problemi che possono insorgere e affrontare gli ostacoli con la giusta predisposizione d’animo. Perché ricordate, state mettendo le basi per il vostro futuro».

E Edoardo cosa vede nel suo futuro? «Non so cosa mi riserverà il domani, so però che ho molti progetti. Anzitutto vorrei ingrandire la mia ditta, assumere personale, affiancarla a un vivaio. Vorrei porre radici solide nel territorio e spingermi anche al di là del confine. Ovviamente, vorrei sempre offrire il migliore servizio possibile, con professionalità e serietà, nella speranza di diventare un giorno un punto di riferimento per chi desidera il “top”».