CNA Costruzioni accoglie la nuova delibera di Regione Liguria per l’attribuzione degli spazi finanziari disponibili ai comuni

4 ottobre 2017 | 16:46
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CNA Costruzioni accoglie la nuova delibera di Regione Liguria per l’attribuzione degli spazi finanziari disponibili ai comuni

La regione Liguria ha predisposto infatti l’applicativo “Sistema intese regionali” attraverso il quale gli enti locali hanno presentato domanda di cessione o acquisizione di tali spazi

Liguria. Il 28 settembre scorso la Giunta Regionale ligure ha nuovamente deliberato la verticalizzazione degli spazi finanziari, non restituibili, per i Comuni che potranno ora attuare importanti progetti esecutivi in programma. La Regione Liguria ha predisposto infatti l’applicativo “Sistema intese regionali” attraverso il quale gli enti locali hanno presentato domanda di cessione o acquisizione di tali spazi: dal 4 settembre scorso la Regione aveva riaperto i termini per presentare domanda. Gli spazi regionali sono stati ripartiti secondo i criteri e le priorità individuate dal DPCM 21/2017 e da quelle individuate dalla Giunta Regionale. La legge n. 243 del 24 dicembre 2012 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma della Costituzione) dispone infatti che le operazioni di indebitamento e di investimento realizzate attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti siano effettuate sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale, che garantiscano il rispetto del saldo (pareggio fra entrate e spese finali in termini di competenza) del complesso degli enti territoriali della regione interessata, compresa la Regione Liguria.

Accogliamo con grande favore tale previsione e ringraziamo gli assessori regionali di riferimento”, afferma Marco Zanotto, Portavoce regionale di CNA Costruzioni e Presidente territoriale dell’Unione, “L’attuazione di un programma di opere infrastrutturali può contribuire a fare ripartire il settore, dando un forte sostegno al rilancio della domanda interna: priorità gli interventi per l’abbattimento del rischio idrogeologico del nostro territorio, l’edilizia scolastica e nel complesso una importante riqualificazione delle aree urbane”. “Ai Comuni”, conclude Zanotto, “ribadiamo la richiesta che licenzino bandi di gara che consentano alle piccole e medie imprese del territorio di partecipare, attuando strumenti di semplificazione, nei termini di legge”. Il rispetto del Patto di Stabilità da parte delle pubbliche amministrazioni locali ha infatti determinato negli anni gravi problemi alle imprese, in particolar modo a quelle di piccole dimensioni, che hanno eseguito lavori pubblici o fornitura di servizi a favore degli enti locali: lavori pagati con tempi poco coerenti rispetto ad una corretta gestione finanziaria, che ha finito per gravare interamente sul bilancio delle imprese. Problemi che hanno colpito ancor di più il mercato delle costruzioni, già costretto a confrontarsi con un difficile scenario macroeconomico, caratterizzato dal blocco del mercato dell’edilizia residenziale privata, dalla difficoltà di accesso al credito e da carenza di commesse in generale”.