Arriva a Ventimiglia con 3 Kg di droga: tunisino arrestato dalla polizia di frontiera termina il suo viaggio in carcere
Il 28enne ha prima tentato prima di eludere i controlli e poi ha mostrato agli agenti un documento non suo
Ventimiglia. W.K., tunisino di 28 anni, è stato tratto in arresto dagli agenti della Polizia di Frontiera, al comando del dirigente Martino Santacroce, per essere giunto nella città di confine con 3,2 chilogrammi di droga e denunciato per sostituzione di persona in quanto in possesso di documenti non suoi.
Il tunisino era arrivato a Ventimiglia a bordo di un treno partito da Cannes, con un passaporto con la foto di un altro uomo a lui estremamente somigliante. Ma il trucchetto non è bastato ad ingannare il personale altamente formato e capace della Polizia di Frontiera, sempre pronto ad andare oltre ai semplici accertamenti di routine.
Il 28enne, dopo aver tentato prima di eludere i controlli e poi di cavarsela con l’esibizione di un documento non suo, ha terminato il suo viaggio nel carcere di Imperia. Lo straniero, giunto da Cannes, al controllo del personale del settore, ha mostrato un passaporto la cui foto sembrava appartenergli. Malgrado la somiglianza, però, ed un primo riscontro negativo in banca dati, i poliziotti hanno deciso di approfondire le indagini sullo straniero nel cui zaino, a seguito di una successiva perquisizione, hanno trovato ben nascosti tra gli indumenti tre involucri contenenti ciascuno 10 tavolette di sostanza stupefacente tipo hashish per un totale di oltre 3 kg.Non potendo più nascondere l’evidenza dei fatti, il tunisino in questione ha dichiarato le sue vere generalità fornendo, altresì, indicazioni sulla provenienza dello stupefacente (stazione di Nizza) e destinazione (Liguria e Lombardia).
Pertanto, al termine delle formalità, il 28enne è stato tratto in arresto e condotto al carcere di Imperia; denunciato anche a piede libero per sostituzione di persona. Stupefacente e documento sono stati sequestrati.
I risultati conseguiti sono il frutto di imponenti dispositivi di controllo ad ampio spettro, messi in atto su tutte le direttrici stradali ed autostradali della nostra zona confinaria, ovvero barriera A/10, stazione ferroviaria, Ponte San Ludovico, Ponte San Luigi e Olivetta, con l’impiego di un cospicuo numero di uomini e mezzi.