Area24, la lunga marcia verso il salvataggio, Garibaldi “Presentati tutti i chiarimenti richiesti dal tribunale”

Santo Stefano al Mare. Si è presentata in tribunale questa mattina ad Imperia, la dirigenza di Area24 per iniziare quel lungo percorso che dovrebbe portare al risanamento la società che si occupa della gestione della pista ciclabile tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti.

Un’operazione difficile quella del piano di salvataggio che vede un debito di 19milioni di euro contratto da Area24 portando la società sull’orlo del fallimento. Stamattina la presidente Maria Teresa Garibaldi ha portato parte della documentazione necessaria: “Abbiamo presentato tutti i chiarimenti richiesti dal tribunale ed è stata rinviata ad un’altra udienza la discussione. Al momento – evidenzia Garibaldi – abbiamo anticipato verbalmente l’accordo di massima coi comuni e poi gli accordi con banche e creditori.

Abbiamo iniziato un percorso – ha sottolineato la presidente -, per il 2017 è stato presentato un piano frutto del lavoro svolto quest’anno ed i conti, ossia le entrate e le uscite sono in linea. Il passaggio importante sarà quello che deriverà dai nuovi introiti, come la realizzazione di chioschi, il cantiere Millennium e il progetto del parcheggio nell’ex stazione ferroviaria di San Lorenzo al Mare. E’ importante – conclude – dare continuità, questa è la prima di tante tappe ed i tre obiettivi primari sono stati per il momento raggiunti”.

Le tre priorità per la rinascita di Area24 sono: il concordato preventivo da pagare a rate in 4 anni, ossia 2,2 milioni di euro frutto dei debiti contratti con i fornitori e appaltatori di servizi. A partire dal 2020 il pagamento del mutuo ventennale con Banca Carige e infine l’impegno degli otto comuni attraversati dalla pista ciclabile a farsi carico dei costi di ordinaria manutenzione.

Il piano di risanamento dovrà poi essere valutato da un perito e poi votato dall’assemblea dei creditori. Dopo questo primo ed iniziale step, a fine mese si riuniranno i soci di Area24, Regione Liguria con la sua finanziaria Filse, Comune di Sanremo, entrambe con il 43% delle azioni e Banca Carige, con il 14%, per adeguare il consiglio di amministrazione secondo la legge Madia, ossia da quattro a tre consiglieri e con il passaggio del testimone alla presidenza tra Maria Teresa Garibaldi e il commercialista Gian Carlo Ghinamo ex presidente del cda del Casinò di Sanremo.