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Alberto Razeto dal pronto soccorso di Imperia al Polo Sud: “Grazie ai colleghi e al dottor Ferlito”

23 ottobre 2017 | 19:15
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Alberto Razeto dal pronto soccorso di Imperia al Polo Sud: “Grazie ai colleghi e al dottor Ferlito”

Ultime settimane prima di partire per l’Antartide

Imperia. Sorriso stampato sulle labbra e pronto ad arrotolarsi le maniche per curare i pazienti in attesa. Al pronto soccorso di Imperia è un’istituzione. “Qui si dannano tutti come matti per rispondere a tutte le situazioni e lo fanno con grande impegno. Una squadra composta da professionisti”. Alberto Razeto, 53 anni, pur avendo già la testa al Polo Sud s’impegna nel suo lavoro quotidiano come medico in prima linea.

Ma fa un certo effetto stringere la mano al primo medico ligure che mettere piede nella base “Concordia” in Antartide. E’ un po’ come incontrare un astronauta in attesa di essere lanciato in orbita nello spazio. E lo sa bene anche Razeto. “Sarà un’esperienza che segnerà la vita”, dice il medico che da 15 anni lavora all’ospedale di Imperia. In questi giorni ha voluto ringraziare non solo colleghi e infermieri, ma anche Stefano Ferlito, il suo superiore per il sostegno per la sua prossima missione. “Sono pronto per questa spedizione in Antartide. Volerò a Dubai e poi da lì in Nuova Zelanda. A bordo di un C130 raggiungeremo, dopo sei ore di volo, la base Concordia”, racconta.

Non indosserà più il camice bianco del pronto soccorso, ma quello di medico specialista per l’Enea. Esperienza inedita per un dottore della nostra regione. Il primo a sbarcare al Polo Sud.

Ma ora deve pensare ancora al pronto soccorso di Imperia: suturare ferite, controllare radiografie e stilare diagnosi. In Antartide, invece, sarà come un padre di famiglia? “Si credo che sarà così – risponde – la figura del medico tra scienziati e studiosi è sempre un punto di riferimento”. Non sarà dunque per nulla una vacanza. Distaccato dall’Asl per l’Enea sarà in servizio nella stazione praticamente tutti giorni per più di un anno. Lui si dice pronto a questa nuova avventura mentre si tira su le maniche per le ultime settimane di lavoro a Imperia prima volare dall’altra parte del mondo.