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Ventimiglia saluta don Luca: l’8 ottobre diventerà ufficialmente parroco di Bordighera Alta

15 settembre 2017 | 19:20
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Ventimiglia saluta don Luca: l’8 ottobre diventerà ufficialmente parroco di Bordighera Alta
Ventimiglia saluta don Luca: l’8 ottobre diventerà ufficialmente parroco di Bordighera Alta
Ventimiglia saluta don Luca: l’8 ottobre diventerà ufficialmente parroco di Bordighera Alta

“Quando cambia qualcosa bisogna avere la prospettiva del futuro: se ho seminato bene, quello che ho fatto andrà avanti”

Ventimiglia. Una breve ma intensa cerimonia per dire grazie a don Luca Salomone, che presto lascerà l’ufficio di parroco della cattedrale di Ventimiglia per ricoprire il medesimo incarico a Bordighera Alta, si è svolta questo pomeriggio al piano terra della biblioteca Aprosiana del centro storico.

A voler ringraziare il parroco, facendogli dono di una pergamena ricordo, è stata l’amministrazione comunale. “Abbiamo voluto questo momento perché sposta la sua attività qualcuno che in questi anni ha dato tanto: ha conosciuto questa comunità e ha fatto di tutto per far conoscere, salvaguardare, mantenere, promuovere l’oratorio del centro storico”, ha esordito il sindaco Enrico Ioculano, che non potendo entrare nel merito delle “scelte dall’alto”, ovvero quelle del vescovo Suetta che ha stabilito l’avvicendamento, ha soltanto dichiarato: “Personalmente posso dire che mi dispiace”.

“Voglio ringraziare don Luca anche per l’aiuto concreto che ha dato a tanti nuclei familiari”, ha aggiunto l’assessore ai Servizi Sociali Vera Nesci, “Con assistenza e cura spese nel seguire il percorso delle famiglie”.

Don Luca, che diventerà “parroco abate” il prossimo 8 ottobre, quando farà il suo ingresso all’interno della chiesa di santa Maria Maddalena a Bordighera Alta, saluterà i suoi parrocchiani il 24 settembre, celebrando l’ultima messa nella cattedrale.
“Quando arrivai 10 anni fa mi credevo già capace di vivere in mezzo a voi perché io sono nato e cresciuto qui”, ha detto il sacerdote, emozionato, “Mi venne in mente quando ero ragazzino che vedevo questa città grigia e allora per prima cosa, con l’ACR avevo proposto come attività “coloriamo la città”: uno stimolo a far rivivere a livello visivo il nostro quartiere. Mi è piaciuto in questi anni riscoprire da parroco il luogo dove sono cresciuto: è molto diverso viverlo da fedele, da cittadino e poi da responsabile spirituale”.

E’ tanta la tristezza da parte dei fedeli nel lasciare il loro amato parroco, ma don Luca ha lasciato la sua comunità dicendo: “Quando cambia qualcosa bisogna avere la prospettiva del futuro: se ho seminato bene, quello che ho fatto andrà avanti anche senza di me”.