Sanremo, terreno abbandonato a San Lorenzo, la rabbia dei residenti: “Rischio incendi e topi ovunque”

28 settembre 2017 | 10:28
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Il quartiere, che doveva caratterizzarsi per la qualità della sua edilizia convenzionata, ora è in stato di degrado totale

Sanremo. 20 anni di esposti, incontri in Comune e adesso una raccolta firme, non sono bastati ai residenti del quartiere di San Lorenzo, strada carrozzabile 22 B, per avere il minimo indispensabile: la messa in sicurezza di un terreno pubblico che versa in stato di abbandono, a rischio incendi, smottamenti e infestato dai topi.

L’ultimo tentativo per cercare di ottenere un intervento da parte degli uffici comunali, i cittadini hanno deciso di farlo contattando la redazione di Riviera24.it e mettendoci la faccia.

Giovanni, Debora e Lino sono tre rappresentati delle oltre 20 famiglie che qui abitano. Siamo nell’area urbanistica C2 della città; quello che in origine doveva essere un insediamento di edilizia residenziale convenzionata – case dignitose a prezzi calmierati – è diventato il nuovo “Bronx” della città dei fiori, come lo definiscono i residenti stessi.

Qui alcune imprese che sono venute a costruire hanno fatto buoni affari, salvo poi “dimenticarsi” di versare gli oneri di urbanizzazione o fallire, lasciando incomplete e senza servizi essenziali le costruzioni. Al civico 22 B, dove abbiamo raggiunto questi cittadini delusi e arrabbiati, che vivono senza buca delle lettere, in condomini “fantasma” insieme a persone che sulla carta non esistono ma che occupano gli alloggi abbandonati, si trova il grande terreno comunale per il quale chiedono da anni un intervento risolutivo. La zona è a rischio incendi, per via dell’erba alta e secca che la invade; di allagamenti e smottamenti durante la stagione delle piogge. La strada che doveva essere realizzata e che avrebbe permesso l’accesso al locale dei box auto è inaccessibile.

Dopo l’ultimo incontro tra residenti e Comune, lo scorso 17 maggio, non si è mosso nulla, ed è per questo che è partita una raccolta firme da portare direttamente sulle scrivanie del sindaco Alberto Biancheri e del neo assessore ai lavori pubblici Giorgio Trucco.

L’architetto Raffaella Panizzi, che la pratica la conosce bene e la segue per conto dei condomini, oltre alla raccolta firme ha pronta una proposta: trasformare il terreno abbandonato in un’area verde.

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“Bisogna tenere presente che questo quartiere è nato più di vent’anni fa come intervento di edilizia convenzionata. Era stato pensato un piano urbanistico che doveva essere fiore all’occhiello per il Comune, un mix tra facilità di accesso ai cittadini e qualità del costruire”, spiega l’architetto Panizzi. “Questo piano di zona, nato con una finalità lodevole, si è dimostrato nefasto: si sono costruite le case ma non si sono fatte le opere di urbanizzazione necessarie.”

“Sono vent’anni che non si interviene. Con questa raccolta firme chiediamo al Comune di mettere in sicurezza la sua proprietà e di farvi una zona verde per il quartiere, con un’area attrezzata per i bambini e gli animali. Quel che non vogliamo è che si torni a fare l’errore di permettere un’altra costruzione, anzi finalmente dare quella qualità del costruire, intesa come servizi ai residenti, che qui è mancata.”

“Se si mettesse mano seriamente a questo progetto, si potrebbe pensare di realizzare un nuovo anello di viabilità, così da risolvere anche il problema della sottostante via Cotta”.