Sanremo, rinasce il “Circolo Mandolinistico Euterpe” fondato nel 1909

28 settembre 2017 | 15:11
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Sanremo, rinasce il “Circolo Mandolinistico Euterpe” fondato nel 1909

A raccolta mandolinisti e chitarristi di tutte le età

Sanremo. In una “Città della Musica” in cui, spesso, emergono segnali sconfortanti sotto l’aspetto della vita artistica e culturale, siamo lieti di dare l’annuncio di una “rinascita”, della ripartenza di un antico progetto, di una nobile tradizione musicale da molti rimpianta: nel mese di ottobre, praticamente in coincidenza con la Festa civica di San Romolo, Sanremo riavrà il suo Circolo Mandolinistico “Euterpe”, un’istituzione che risale al 1909. Il Circolo intitolato alla musa greca era di fatto una grande orchestra a plettro, formata da strumenti come il mandolino, la mandola e la chitarra, che proponeva alla cittadinanza concerti gratuiti di musica classica. Rimane nella memoria collettiva il periodo in cui essa fu diretta dal Maestro Attilio Panizzi (1879-1951). Oggi, dopo diversi decenni in cui non vi è più stata una formazione di questo tipo, si è pensato di chiamare a raccolta i migliori suonatori di strumenti a pizzico per riallacciarsi a questa gloriosa storia, e si è così costituita un’orchestra di 16 elementi, tra mandolini primi e secondi, mandole, chitarre e contrabbasso.

Nelle ultime settimane musicisti di tutte le età – dai 13 ai 70 anni – si sono ritrovati nella sala della Federazione Operaia Sanremese, sede storica del Circolo, per le prime prove sotto la direzione artistica del Maestro Freddy Colt, coadiuvato dal Primo Mandolino professoressa Sabine Spath e dai maestri Fabrizio Vinciguerra e Sergio Caputo. È in preparazione un programma che verrà presentato al pubblico nell’annuale concerto di San Romolo, promosso dal Circolo Ligustico e che quest’anno – l’appuntamento è per il 22 ottobre prossimo – giunge alla sua settima edizione. Per l’occasione l’orchestra del Circolo Euterpe sarà diretta dal maestro Paolo Bianchi.

Il nuovo Circolo Mandolinistico Euterpe vuol raccogliere l’eredità di quello storico, ma anche di altre esperienze locali come il Quartetto Matuzia e i complessi diretti dal M° Demo Bruzzone, di cui saranno riproposti alcuni brani. Il repertorio comprenderà poi classici di Vivaldi e di Mascagni, e rivisitazioni di Gershwin. A coronare questi sforzi, i promotori auspicano che vi sia sostegno ed interesse da parte dell’Amministrazione Comunale, a fronte di un servizio culturale e d’intrattenimento che una simile iniziativa musicale potrà offrire alla cittadinanza e agli ospiti sia nei mesi invernali che in quelli estivi.