Sanremo, Fausto Leali alla mostra “L’Universalismo” di Rodolfo Viola

5 settembre 2017 | 13:08
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Sanremo, Fausto Leali alla mostra “L’Universalismo” di Rodolfo Viola
Sanremo, Fausto Leali alla mostra “L’Universalismo” di Rodolfo Viola
Sanremo, Fausto Leali alla mostra “L’Universalismo” di Rodolfo Viola

La mostra rimarrà aperta sino al 30 settembre, tutti i giorni dalle 17 alle 23

Sanremo. Anche Fausto Leali, dopo il grande successo della sua esibizione sul Roof Garden, ha visitato la mostra “L’universalismo “ di Rodolfo Viola presente nel foyer di Porta Teatro. Leali ha apprezzato, in particolare le grandi marine, opere che ben conosce per la sua antica amicizia che lo lega al Maestro Viola.

La mostra, inaugurata alla presenza del consigliere comunale Giovanna Negro, rimarrà aperta sino al 30 settembre, tutti i giorni dalle 17 alle 23. Si tratta di un’esposizione che ben rappresenta le implicazioni estetiche e filosofiche della sua ricerca nel manifesto universalista del quale è il primo compilatore insieme a Franco Zefffirelli, Peter Maag, Carlo Mauri e Giuseppe Marotta.

I suoi lavori sono stati ospitati in alcune delle più importanti gallerie nazionali ed internazionali, incluse in collezioni pubbliche e private. Dal 1966 espone permanentemente le sue opere in Galleria Strasburgo, nel centro di Milano, all’interno dell’omonimo passaggio pedonale che collega Via Durini a Corso Europa, progettato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni. Portano il suo nome tre monografie a firma dei critici Andrè Verdet, Silvio Ceccato e Pierre Restany.

Rodolfo Viola è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti. La Repubblica di San Marino gli ha dedicato una serie di francobolli che riproducono tre suoi dipinti. Figura come unico artista vivente accanto a Botticelli, Guercino e Tintoretto. Le sue marine sono diventate il simbolo dell’America’s Cup, mentre un suo dipinto è scelto per la celebrazione del VI centenario della fabbrica del Duomo. Questi sono solo alcuni degli avvenimenti che testimoniano la grande capacità espressiva dell’artista, la sua penetrazione nel mondo culturale internazionale, ottenuta con l’impegno di sessant’anni di attività sempre foriera di nuove sperimentazioni e al tempo stesso fedele alla propria personale visione dell’Arte.