“Mai visto nulla di simile”: la testimonianza di Stefania, sanremese in Florida scampata alla furia dell’uragano Irma
Da anni vive e lavora a Naples e di uragani ne ha visti tanti. Ma Irma è qualcosa di completamente diverso
Naples, Fl, USA. “Più che paura stupore, perché non avevo mai visto nulla del genere. E dire che qui siamo abituati alle tempeste tropicali”. A parlare è la sanremese Stefania Revello e il “qui” è la città Naples in Florida, da poco – domenica scorsa – devastata dall’uragano Irma, che ha infierito sulla cittadina turistica statunitense domenica scorsa. Stefania è la Assistent Manager di un ristorante italiano, il “Molto”. Da anni vive e lavora oltreoceano e di tempeste violente ne ha viste, così come uragani, quelli che “scappano” dalle fredde acque dell’Atlantico e prendono vigore con quelle calde del Golfo del Messico, dove Naples si affaccia. Ma Irma è qualcosa di completamente diverso. Di “categoria 4”, contro i “normali” uragani di “categoria 1”.
“Fortunatamente in città ha fatto solo danni materiali: case scoperchiate, alberi sradicati, il mare ha invaso le strade ma niente vittime e pochi feriti, tutti lievi”, spiega Stefania scombussolato ma soprattutto felice per il pericolo scampato.
“Il piano di evacuazione ha funzionato – dice la sanremese – e io e un altro italiano siamo stati ospitati in casa della ‘boss’ del ristorante. Quell’abitazione è stata fatta con criteri ‘anti-uragano”, soprattutto gli infissi. Però la loro tolleranza massima è ai 140 nodi di velocità del vento (più di 250 km/h ndr) e vetri vibravano lo stesso, perché Irma ha raggiunto l’incredibile velocità di 160 nodi (quasi 300 Kmh). Il rumore del vento era assurdo: sembrava uno stadio con migliaia di persone che urlavano e fischiavano”.