La CMC di Sanremo a Padova per celebrare Tito Livio a 2.000 anni dalla scomparsa

30 settembre 2017 | 09:23
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La CMC di Sanremo a Padova per celebrare Tito Livio a 2.000 anni dalla scomparsa
La CMC di Sanremo a Padova per celebrare Tito Livio a 2.000 anni dalla scomparsa
La CMC di Sanremo a Padova per celebrare Tito Livio a 2.000 anni dalla scomparsa
La CMC di Sanremo a Padova per celebrare Tito Livio a 2.000 anni dalla scomparsa
La CMC di Sanremo a Padova per celebrare Tito Livio a 2.000 anni dalla scomparsa

E’ tra i partner organizzativi degli eventi che culmineranno domenica 1° ottobre con lo spettacolo “Orazi e Curiazi Patavium Rave”

Sanremo. Figura anche la Cooperativa CMC tra i partner organizzativi degli eventi che la città di Padova offre per celebrare Tito Livio, a 2.000 anni dalla sua scomparsa. E lo fa con una serie di eventi che culminano in un’intera giornata, domenica 1° ottobre, dedicata allo storico latino. Evento clou sarà lo spettacolo Orazi e Curiazi Patavium Rave, in programma alle ore 21 a Palazzo della Ragione, nel pieno centro di Padova: protagonista l’attore Marco Paolini, in un progetto allestito da Roberto Tarasco e diretto da Gabriele Vacis.

L’evento si avvale del coordinamento amministrativo della Cooperativa CMC di Angelo Giacobbe, realtà che gode del riconoscimento del MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo come impresa teatrale.

Orazi e Curiazi Patavium Rave è un’iniziativa di Università degli Studi di Padova, Livius Noster, Universa, e gode del patrocinio di Comune di Padova e del contributo della Fondazione Antonveneta. Un ringraziamento al Liceo classico “Tito Livio”.

Gli Orazi e Curiazi è una rivisitazione teatrale del testo originale di Tito Livio, mediato però dalla riscrittura di Bertolt Brecht che lo rese un dramma didattico. Si tratta di una rilettura a più voci che si propone di restituire l’antico con una visione contemporanea e non strettamente tradizionale. Portare in scena gli Orazi e Curiazi 2.000 anni dopo significa “dare un’iniezione di fiducia e coraggio – spiega Roberto Tarasco – perché le storie di Tito Livio erano proprio questo”.

Sul palco del Palazzo della Ragione di Padova la partecipazione di Marco Paolini, insieme ad un centinaio di ragazzi e ragazze dell’Università di Padova e delle scuole superiori della città. Un connubio interessante e fecondo: “Insieme abbiamo fatto questo lungo percorso – dice Vacis – un lavoro fortemente basato sulla presenza e sulla naturalezza. Può sembrare una cosa strana, ma quello che facciamo in questo tipo di teatro è ‘essere presenti a noi stessi’ e i ragazzi sono riusciti a farlo tra loro e anche con un professionista come Paolini, che grazie alla sua esperienza, ha saputo misurarsi, lavorare, amalgamarsi con loro perché è molto bravo – in primis – ad ascoltare.”

Nell’allestimento è stato coinvolto altresì il gruppo Labprem che fa capo a Domenico Castaldo e al suo staff che avrà il compito di offrire un supporto canoro e di guidare “I ragazzi della città”.
Nel pomeriggio del 1° ottobre, sempre a Palazzo della Ragione, avranno luogo le letture tratte da “Ab urbe condita libri”. A intrattenere il pubblico con interventi anche di Lella Costa nonché di altri attori, musicisti, intellettuali, scrittori (Marco Baliani, Emanuela Canepa, Andrea Pennacchi, Marco Vacchetti, Sonig Tchakerian, etc.)

I posti disponibili per lo spettacolo del 1° ottobre (in scena alle ore 21) sono stati esauriti in pochissimo tempo, come anche per le prove generali del 30 settembre, solitamente chiuse al pubblico, che vedranno sul palco sempre Paolini e gli studenti. Un abbraccio ideale a Tito Livio con la scenografia naturale del Palazzo della Ragione.

(Foto: Massimo Pistore © Università di Padova)