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Imperia, scomparsa di Domenico Carenzo: “Teniamo puntati i riflettori, chi ha notizie si faccia avanti”

28 settembre 2017 | 09:43
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Imperia, scomparsa di Domenico Carenzo: “Teniamo puntati i riflettori, chi ha notizie si faccia avanti”

I familiari del pensionato scomparso nel 2015 hanno incontrato con la presidente di Penelope Liguria il neo questore per aggiornarlo sul caso

Imperia. Due anni e due mesi di tormentoso silenzio. Era il 5 luglio 2015 quando Domenico Carenzo, ex bancario di 74 anni, scomparve. Si trovava sulle colline tra Imperia Oneglia e Diano Marina e l’ultimo contatto con la famiglia lo ebbe poco prima delle 13: «Sono a cinque minuti a piedi dalla macchina…», disse alla moglie chiamandola dal proprio cellulare. Da allora, nonostante le ricerche a 360 gradi e alcune segnalazioni, poi rivelatesi errate, di lui non si è mai più saputo nulla. Neppure degli effetti personali, a eccezione dell’automobile che venne ritrovata dai soccorritori in strada Bricui chiusa a chiave.

Quello del signore Carenzo è un mistero angosciante. Tuttavia i familiari – la moglie Igina e i figli Giulio e Diego – non vogliono, non possono arrendersi. E lo scorso martedì, affiancati dall’avvocato Eva Rocca, presidente dell’associazione Penelope Liguria, hanno incontrato il neo questore di Imperia, Cesare Capocasa, per informarlo sul caso e continuare a tenere puntati i riflettori. “La missione di Penelope – spiega l’avvocato Rocca – è anche quella di mantenere l’attenzione sui casi di scomparsa. Per tale ragione, l’associazione unitamente ai familiari chiediamo a chiunque possa avere notizie di farsi avanti”.

Dal 1974 a oggi sono 715 le persone in Liguria di cui si è persa ogni traccia, la maggior parte, quasi 400, soltanto nel genovese. Negli ultimi anni i casi di scomparsa sono aumentati anche nell’imperiese. Attualmente, oltre a quelle di Domenico Carenzo, sono ancora aperte le ricerche di Luca Salvatico (scomparso dal 2010), Marisa Comessati (dal 2014) e Luca Catania (dal 2016). Dal 2015, a offrire supporto materiale e psicologico alle famiglie e agli amici degli scomparsi, a evitare che restino intrappolati nel limbo della speranza c’è Penelope Liguria: sezione territoriale di una rete che opera a livello nazionale con 17 comitati diffusi da Nord a Sud e che lavora in sinergia con le forze dell’ordine per proporre soluzioni e misure in grado di rendere più efficaci le ricerche.