Imperia, lavori di restyling a Villa Ninina: rinviato a novembre il processo a Claudio Scajola
L’ex ministro deve rispondere di finanziamento illecito a parlamentare e con lui alla sbarra è finito anche l’imprenditore Ernesto Vento
Imperia. E’ stato rinviato al 24 novembre per assenza del giudice il processo che vede imputato Claudio Scajola per il restyling di Villa Ninina. Sulla dimora dell’ex ministro, nel corso dell’ultima udienza, il consulente Lorenzo Branca di Genova, nominato dal giudice Caterina Lungaro, ha lavorato depositato ad una relazione sui soldi spesi per il restyling della villa. Il perito ha avuto 180 giorni di tempo per presentare la sua perizia.
Il caso è quello della Villa Ninina che si trascina ormai dai due anni. Sul banco degli imputati c’è l’ex ministro Claudio Scajola. Un processo che, nel caso specifico, riguarda la ristrutturazione di Villa Ninina, sulle alture di Imperia. Scajola deve rispondere di finanziamento illecito a parlamentare e con lui alla sbarra è finito anche l’imprenditore Ernesto Vento. A sostenere la pubblica accusa è il pm Alessandro Bogliolo che contesta a Claudio Scajola di aver usufruito di uno sconto eccessivo dall’impresa di Vento che ha effettuato gli interventi nella dimora di via Diano Calderina sulle alture di Oneglia.
Nelle udienze precedenti c’era stata lunga sfilata di testimoni tra questi anche l’ispettore Ivan Bracco, comandante della polizia postale e delle telecomunicazioni per la provincia di Imperia, con lui anche gli uomini della guardia di finanza che avevano effettuato verifiche contabili sui pagamenti all’Arco che aveva effettuato i lavori di ristrutturazione della dimora di Scajola.