I bordigotti Manuel Di Daniel e Cristian Luchetta rappresentano l’Italia al Wild Boar Valley Challenge: “Siamo molto orgogliosi”

19 settembre 2017 | 09:02
Share0
I bordigotti Manuel Di Daniel e Cristian Luchetta rappresentano l’Italia al Wild Boar Valley Challenge: “Siamo molto orgogliosi”
I bordigotti Manuel Di Daniel e Cristian Luchetta rappresentano l’Italia al Wild Boar Valley Challenge: “Siamo molto orgogliosi”
I bordigotti Manuel Di Daniel e Cristian Luchetta rappresentano l’Italia al Wild Boar Valley Challenge: “Siamo molto orgogliosi”
I bordigotti Manuel Di Daniel e Cristian Luchetta rappresentano l’Italia al Wild Boar Valley Challenge: “Siamo molto orgogliosi”

Dal 23 al 28 ottobre parteciperanno alla competizione internazionale più importante nel panorama fuoristradadistico

Bordighera. Tra 33 giorni i due bordigotti Manuel Di Daniel e Cristian Luchetta con la loro Patrol GR parteciperanno al famoso Wild Boar Valley Challenge a Buzet, in Croazia, organizzato dalKamo Oko Vidi, che significa “Fin dove i nostri occhi sono in grado di vedere”,rappresentando sia la città delle palme che l’Italia. L’equipe bordigotto infatti sarà l’unico team italiano nella sua categoria.

“E’ una gara di fuoristrada estremo che comporta avere delle macchine al di fuori delle macchine classiche che si vedono fare i percorsi di montagna con i vari club – spiega Cristian LuchettaSono macchine preparate proprio per l’estremo, sono praticamente “prototipi”. La gara durerà dal 23 al 28 ottobre. Ci saranno dei percorsi fatti su roadbook, cioè verranno predisposte delle note con chilometri parziali e totali dove il navigatore, che sono io, deve interpretare questo roadbook che funge da gps cartaceo per orientarci nel bosco. Starà poi al pilota trovare il percorso giusto in base alle mie indicazioni per superare i vari ostacoli nel minor tempo possibile”.

“Si parte da Buzet, nel cuore della Croazia, e poi si gira nei boschi. Dovrebbero essere una settantina di chilometri al giorno di percorso. Si parte e si ritorna ogni giorno nello stesso punto. Ci sono sei prove speciali. Quindi sui 70 km di strada ci sono sei prove speciali di estremo – specifica Manuel Di Daniel E’ dura come sfida. Ci saranno due notturne, quindi dopo il percorso del pomeriggio gareggeremo anche durante la notte. La sola iscrizione costa 1000 euro ed è a numero chiuso. Vi sono due categorie dove ci sono cinquanta auto in una e trenta nell’altra”.

21764239_10212376517999486_315270406_o (1)

La competizione ebbe inizio nel 2007, come parte integrante del Campionato Croato e successivamente, nel 2010, divenne un evento internazionale grazie alla partecipazione e all’interessamento di team provenienti da diversi paesi Europei come Slovenia, Danimarca, Italia, Francia, Ungheria, Austria, Germania, Belgio, Romania, Ptiro e Gerusalemme. Con il passare degli anni la gara si è trasformata in un evento sempre più importante nel panorama fuoristradadistico europeo, tanto da essere considerata una delle gare più impegnative d’Europa.

I componenti del team si sono avvicinati a questo sport in maniera diversa: “Ho un’officina a Bordighera, che è il mio lavoro, e così ho iniziato a preparare i fuoristrada. Inoltre mi piace e così ho continuato questa passione. Ho fatto diverse gare di fuoristrada 4×4, anche regionali. Sono ormai quindici anni che faccio questo, ho iniziato verso i trent’anni. Prima facevo motocross, quando non ho più potuto continuare per un problema alle ginocchia, mi sono appassionato al fuoristrada. L’hobby è diventato così mestiere, perché le macchine le preparo io perciò le prove servono anche per testare se funzionano, anche perché in caso si dovessero rompere durante la competizione dobbiamo anche aggiustarle” – dice Manuel Di Daniel. Cristian invece ha iniziato questo sport da circa dieci anni, all’età di 24-25 anni: “Prima ho fatto Enduro, poi mi sono innamorato del fuoristrada”.

“Non ci spaventiamo di fronte a niente e per prepararci ci alleniamo in Francia, dove vi sono dei siti appositi, o a Colle San Bartolomeo. Al momento la macchina è ancora in allestimento, perché ci hanno richiesto delle cose in più, ma fino al mese scorso ero in macchina. Sono otto mesi che sto modificando e preparando la macchina” – afferma Di Daniel. “E’ una gara a livello europeo molto importante. Il nostro obiettivo è arrivare alla fine della gara partecipando a tutte le prove speciali. Poi speriamo in un buon risultato. Siamo molto orgogliosi di rappresentare la città e l’Italia. Ai vincitori vengono regalate delle vacanze o un allestimento per macchine e per la preparazione dei fuoristrada. Infine viene consegnato a tutti un premio di partecipazione” – aggiunge Luchetta.

Fango, rocce, sabbia, argilla, forti pendenze e laterali da brivido oltre a centinaia di km sono gli ingredienti di questa gara molto selettiva, dove non basta un mezzo performante per completare il tracciato, occorre grande collaborazione dell’intero team e naturalmente anche la dea bendata può fare la differenza.

“E’ una scarica pura di adrenalina perché ci sono dei passaggi che ti danno forti emozioni – racconta Cristian – Le cose un po’ più particolari con il fuoristrada sono quelle che ti animano ad andare all’ostacolo successivo. Bisogna essere in grado di uscire da certe situazioni riuscendo a superare l’ostacolo, per farlo bisogna conoscere benissimo il mezzo che si guida, conoscerne i limiti e valutare la situazione che si ha davanti, il percorso cambia in continuazione, basta semplicemente che sia bagnato e tutto è completamente diverso. Si lavora molto con il verricello. Il navigatore sta di fianco sui trasferimenti, mentre quando si è in prova spesso scende dalla macchina, si aggancia al verricello e si tira su, poi aggancia anche il fuoristrada e tira su anch’esso. C’è molta complicità tra di noi e i vari equipaggi, ci si aiuta a vicenda se ce n’è bisogno. E’ molto bello”. Coraggio, freddezza, passione e un po’ di follia sono gli elementi necessari per lanciarsi in questo spericolato sport immerso nella natura. E’ una vera e propria sfida con se stessi e l’ambiente circostante.