Ha lasciato la Sicilia per Imperia, da sette anni Luigi è il sacrestano del Duomo
Arrivato da Catania per trovare un amico poi diventato sacerdote è diventato un punto di riferimento per la comunità
Imperia. La sua casa è il Duomo a 1400 di chilometri di distanza dalla sua Catania che aveva lasciato sette anni fa. “E con oggi sono sette anni di onorato servizio. Grazie a tutti coloro che mi hanno accolto in questa comunità parrocchiale come figlio fratello ed amico”. Un post su Facebook e tanti commenti di ringraziamento per un uomo che si è fatto volere bene da tutti fin dal primo giorno.
Luigi Ridolfo, 41 anni, vive da solo in un alloggio della canonica. Prega, si fa da mangiare e aiuta i sacerdoti della basilica più grande della Liguria. Luigi è l’unico sacrestano della provincia di Imperia, amato dai fedeli per la sua puntualità e per l’ordine della chiesa che gli è stata affidata. Il suo è un mestiere ormai in via di estinzione.
“Amo questo posto e non lo lascerei per nulla al mondo, ma amo anche questo lavoro che mi gratifica moltissimo”, ripete Luigi mentre sistema le sedie per la messa della domenica. Luigi aveva studiato a Napoli dai frati minimi. Ma alla fine ha preso un’altra strada: “Nella vita ho fatto il panettiere, il fabbro e ora il sacrestano. Un mestiere che adoro – e lo dice con tanta emozione in gola – Lavoro praticamente sette giorni su sette, soprattutto la domenica è la giornata più impegnativa. Quando vado in ferie, una settimana in estate per tornare in Sicilia, lascio le consegne. Ma il cellulare è sempre acceso e posso consigliarlo a distanza”.
Luigi amico di don Giuseppe Puglisi, originario della Sicilia come lui, arrivato in Riviera per festeggiare la sua ordinazione, aveva chiesto di poter rimanere in Riviera. “Mi sarei accontentato di fare qualunque cosa da queste parti. Ne hanno parlato in Diocesi e alla fine mi hanno assegnato il posto come sacrestano al Duomo di Porto Maurizio. Un mestiere che faccio con piacere al di là dello stipendio”, precisa Luigi.