Ex area Tonet, sindaco Giordano: “Non potevamo chiedere di più a privato. La scuola di Vallecrosia non resterà incompiuta”

12 settembre 2017 | 20:16
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Ex area Tonet, sindaco Giordano: “Non potevamo chiedere di più a privato. La scuola di Vallecrosia non resterà incompiuta”
Ex area Tonet, sindaco Giordano: “Non potevamo chiedere di più a privato. La scuola di Vallecrosia non resterà incompiuta”
Ex area Tonet, sindaco Giordano: “Non potevamo chiedere di più a privato. La scuola di Vallecrosia non resterà incompiuta”

La scuola materna verrà completata investendo i 237mila euro di oneri versati dall’imprenditore al Comune

Vallecrosia. Convocato dall’opposizione il consiglio comunale, che sarebbe dovuto iniziare alle 19, è slittato a causa del ritardo della stessa minoranza tanto che il presidente del consiglio ha sollecitato con una telefonata l’arrivo dei tre consiglieri di opposizione.
Si è poi entrati nel vivo della discussione, quando a prendere la parola è stato il consigliere Fabio Perri, che in merito alla riqualificazione dell’ex area Tonet ha chiesto delucidazioni in merito alla convenzione stipulata dal Comune con la società “Vaseria di Vallecrosia” di Masala Dino & C. s.a.s che nell’area realizzerà un progetto che prevede la demolizione, la ricostruzione ed un incremento volumetrico degli edifici per realizzare una grande struttura di vendita. In cambio il comune avrà una nuova scuola materna con verde di pertinenza, una nuova viabilità interna al lotto, con l’allargamento di via Orazio Raimondo e della rotatoria; la realizzazione di un parcheggio pubblico e quella di un’area di verde pubblico di pertinenza del complesso scolastico esistente. Oltre a 237mila euro come quota parte per le opere realizzate.

Alle perplessità del consigliere Perri, che ha sollecitato la maggioranza a chiedere di più all’imprenditore, per evitare “di avere un’opera incompiuta, una scuola non completa ma mancante, tra l’altro, di impianto di condizionamento e finiture nelle aree intorno alla scuola”, ha risposto direttamente il sindaco Ferdinando Giordano: “L’amministrazione ha tirato la corda finché ha potuto e non ha inteso spezzarla: ha preso tutto quello che poteva”, ha dichiarato, “Agendo con lo strumento del “piano casa” l’imprenditore non era obbligato a realizzare determinate opere”. In pratica, solo trattando per il bene della città, la giunta Giordano è riuscita a strappare alla società la realizzazione di una scuola di 770 metri quadrati. “Abbiamo chiesto il massimo per raggiungere un obiettivo ovvero quello di cedere l’area al Comune per realizzare la scuola così come era previsto dal PUC per quel distretto territoriale“, ha aggiunto Giordano, “Le opere verranno realizzate perché le ha chieste l’amministrazione comunale, altrimenti questo intervento avrebbe potuto iniziare e finire con il semplice insediamento dell’attività commerciale come previsto dallo strumento piano casa”.

“Bisogna darvi credito di esser stati persuasivi con l’imprenditore”, ha ribattuto il consigliere di opposizione Christian Quesada, “Ma è logico che questo abbia fatto i suoi conti. La convocazione di questo consiglio comunale non va letta come una critica, ma è la volontà di incentivare l’amministrazione comunale in modo che continui a lavorare come ha fatto fino ad oggi per portare a casa altri risultati per la città e avere così una scuola completa”.

“La scuola sarà completa”, ha concluso il sindaco, “Investiremo i 237mila euro della quota parte di opere che l’imprenditore deve per forza versare per realizzare tutte quelle opere interne alla scuola elencate dal consigliere Perri”.

Al termine della discussione è intervenuto il segretario comunale che ha precisato il valore del proprio lavoro e di quello degli uffici per strappare l’accordo all’imprenditore.