Doppia evasione dai domiciliari e adescamenti ai minori: il “maniaco” del bus va in carcere



Il 54enne che giovedì scorso era stato denunciato per aver cercato di adescare un ragazzino ad Andora sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica
Sanremo/Andora. In cinque giorni ha collezionato due denunce e tre arresti. Alla fine per A.S., 54 anni, che abita in un paese della Val Merula, si sono spalancate le porte del carcere. La settimana scorsa aveva molestato sessualmente due ragazzine su un autobus della linea Sanremo-Arma-
Così ha deciso il giudice monocratico del tribunale Laura De Dominicis durante il secondo processo per direttissima in due giorni, che vedeva imputato l’uomo per evasione dagli arresti domiciliari. A.S. dopo aver patteggiato un anno di reclusione in tribunale per essere evaso dai domiciliari è stato nuovamente sorpreso in giro dai carabinieri di Andora che, di conseguenza, lo hanno arrestato per la terza volta in meno di 24 ore. Ai militari l’uomo avrebbe spiegato di essere uscito di casa per compare le sigarette.
L’avvocato Gabriele Spotorno, durante l’udienza di questa mattina, ha chiesto che l’uomo venga giudicato con un rito abbreviato condizionato all’esecuzione di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere dell’imputato. Richiesta accolta dal giudice che ha rinviato il processo a dopodomani quando è previsto il conferimento dell’incarico allo specialista che effettuerà l’esame.
A.S. attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Imperia. La sua è una storia a dir poco da film: il primo arresto del cinquantaquattrenne era scattato a Sanremo per l’accusa di atti osceni in luogo pubblico con l’aggravante di essere stati commessi in presenza di minori. A mettergli le manette erano stati i poliziotti del commissariato della città dei Fiori dopo che l’uomo si era masturbato a bordo di un bus di linea nella tratta Sanremo-Arma di Taggia.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, A.S. era salito sul mezzo pubblico e, dopo aver visto due ragazzine, aveva iniziato a masturbarsi per poi essere arrestato dalla polizia della città dei fiori. Sabato l’arresto era stato convalidato in tribunale ad Imperia dove il giudice aveva disposto per lui gli arresti domiciliari (tenendo anche conto che, oltre alla denuncia dei carabinieri di Alassio per l’episodio di Andora un provvedimento analogo era stato emesso per aver cercato di adescare dei minori anche a Taggia). Peccato che A.S. qualche ora dopo fosse stato sorpreso dai carabinieri del Nor di Alassio, anziché a casa, al bar. Per questo era finito di nuovo in manette per evasione. Ieri mattina, quindi, era stato processato per direttissima a Savona ed aveva patteggiato appunto un anno di reclusione. Il giudice aveva disposto per lui ancora una volta gli arresti domiciliari. Nel pomeriggio però era arrivato l’ennesimo colpo di scena: A.S. era stato trovato ancora una volta lontano da casa e, di conseguenza, era stato nuovamente arrestato per per evasione.