Dall’Ariston l’abbraccio di Tony Renis e Albano per Domenico Modugno: “Sanremo è la fabbrica dei sogni”

30 settembre 2017 | 12:44
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Inaugurata presso la Galleria del Teatro una parete con l’inedita fotografia che immortala gli autori di “Nel blu dipinto di blu” e “Quando quando quando” durante il Festival del ’68

Sanremo. Sono due le canzoni che più di tutte hanno fatto la storia della musica italiana nel mondo: “Nel blu dipinto di blu” (Volare) di Domenico Modugno e “Quando quando quando” di Tony Renis, e questa mattina, al piano Galleria del Teatro Ariston, il Tempio della musica per eccellenza, a questi due brani immortali è stata dedicata un’intera parete con un’inedita fotografia che immortala i due grandi autori e interpreti nell’abbraccio che si dettero sul palco del Casinò durante il Festival del ’68. Un’immagine in bianco e nero firmata Walfrido Chiarini che racchiude la storia della kermesse sanremese, quella dei suoi anni d’oro, quando le canzoni erano le vere protagoniste.

«Modugno è ed è stato il più grande di tutti noi, è la storia della musica italiana nel mondo – ha detto Tony Renis durante la cerimonia inaugurale -. Alla mia tenera età sono davvero emozionato a essere qui oggi. Quell’anno, il ’68, è stato per me un anno magico. “Mimmo”, un monumento, ha cantato per la prima volta nella sua carriera un brano che non era suo, ma il mio. In quel momento ho toccato il cielo con un dito, il sogno di ogni autore».

Parole condivise anche da Albano Carrisi, arrivato a Sanremo nella mattinata per l’occasione e dove, insieme a Renys, è stato accolto da un bagno di folla: «Parlare di Sanremo è come fare un tuffo nel passato, nel periodo in cui ho capito che per me quella manifestazione era la fabbrica dei sogni. Quando ero ragazzo stavo lì, attento a ogni movimento, a ogni artista che arrivava e ascoltavo quelle canzone che ti accompagnavano per tutto l’anno. E poi è arrivato Domenico Modugno, pugliese come me. La sua vittoria è stata un po’ la mia, “Se lui ce l’ha fatta – mi dicevo – posso farcela anche io”. Certo, la statura di “Mimmo” è incommensurabile, unica e tale resterà».

L’evento è stato ideato e organizzato dall’editore Ilio Masprone in collaborazione con Walter Vacchino, patron dell’Ariston. Sono intervenuti anche Marco Sarlo, assessore al Turismo di Sanremo, e Giancarlo Prestinoni, direttore generale del Casinò municipale.