Cervo e il molo tortile dell’onda barocca secondo Luigi Diego Elena

10 settembre 2017 | 14:22
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Cervo e il molo tortile dell’onda barocca secondo Luigi Diego Elena

“Il borgo della musica è conosciuto anche grazie allo strumento barocco per antonomasia: il violino”

Cervo. “La nostra storia è testimonianza di creatività e laboriosità e siamo certi che parlando il linguaggio universale dell’arte barocca consapevoli d’esserne “perla del ponente ligure” riusciremo a riaffermare la nostra identità e a promuoverla nel mondo”. Lo dice Luigi Diego Elena, studioso e appassionato di storia locale.

“Abbiamo attraversato in quel periodo i nostri migliori anni con le “mitiche coralline” donando al nostro Borgo la maestosità delle chiese di San Giovanni Battista e San Giorgio- San Nicola. Sono sorti i palazzi Viale, Ballaydier, del Duca, Pulin grazie alle limosine e mecenatismo delle famiglie Cervesi.
Abbiamo ospitato i migliori artisti ed artigiani della scuola del genovesato – sottolinea Elena – Siamo il Borgo della musica grazie allo strumento Barocco per antonomasia: il violino. Strumento magico del maestro Sandor Vegh e del professor Franco Vallora padri del festival internazionale di Musica da Camera. Ed è solo una parte, uno spaccato di quant’altro ci sia in questo Borgo. Che dire se non prenderne atto e farci attrarre dal baluginante faro di queste perle. Si Cervo deve avere il “moto tortile dell’onda barocca”, conclude.