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Bancari sul piede di guerra dopo assorbimenti e accorpamenti di filiali

17 settembre 2017 | 07:00
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Bancari sul piede di guerra dopo assorbimenti e accorpamenti di filiali

I sindacati rivendicano “uguali diritti, salvaguardia dell’occupazione giovanile, tutele e limiti alla mobilità”

Imperia. Contro i licenziamenti dei giovani dipendenti con contratti a tempo, fenomeno acuito ulteriormente in provincia dopo gli ultimi assorbimenti-accorpamenti di istituti e filiali il sindacato non si arrende.

In particolare la Fisac-Cgil è impegnata per evitare che la situazione possa diventare difficile. La prima, storica assemblea “mista” nel ponente ligure ha riguardato, a Vallecrosia, i colleghi delle due filiali presenti in zona: Intesa “Doc” ed ex Banca Veneto. “E’ stata un’occasione utile – sostengono Giorgio Passino e Piero Re, rispettivamente segretario provinciale e membro del direttivo regionale della Fisac – per vincere le diffidenze iniziali e affermare quanto ci si aspetta dalla prossima trattativa: uguali diritti, salvaguardia dell’occupazione giovanile, tutele e limiti alla mobilità”.

Ospiti dell’incontro i colleghi della Fabi. “Ci hanno appoggiato, così come tutte le altre sigle della provincia, nella raccolta firma per la stabilizzazione dei 200 giovani “tempi determinati” che Intesa Sanpaolo minaccia di lasciare a casa”.