Telecamere contro i piromani, così Rezzo cercherà di difendere i suoi boschi
Appiccati tre incendi in quaranta giorni sui crinali attorno al paese già devastato dall’alluvione di novembre
Rezzo. “Pazzi criminali che distruggono il nostro patrimonio naturale e mettono in pericolo la gente”. Renato Adorno non usa mezze parole per etichettare i piromani che anche ieri hanno incendiato i boschi di Rezzo, paese della Valle Arroscia. Le indagini, si spera, potrebbero portare all’identificazione dei piromani che hanno appiccato le fiamme. In quel caso, come già anticipato a Riviera24.it, l’amministrazione si costituirà parte civile.
“Ma aldilà dell’aspetto investigativo – sottolinea il sindaco Adorno – dobbiamo pensare a come difendere i nostri boschi. Installeremo delle telecamere nei punti strategici delle colline. Un deterrente, non certo l’unico, per salvaguardare il territorio già segnato dall’alluvione di novembre dello scorso anno”.
In quaranta giorni a Rezzo si sono sviluppati qualcosa come tre incendi. Ieri altri due, uno nel territorio comunale di Pieve di Teco, lungo la strada che porta al paese e l’altro sotto l’abitato. Volontari, vigili del fuoco e carabinieri insieme all’elicottero inviato dalla prefettura hanno spento le fiamme. “A loro vanno i nostri ringraziamenti a nome di tutta la comunità di Rezzo – dice il sindaco – Ma al tempo stesso sollecitiamo le forze dell’ordine a individuare quei criminali che appiccano gli incendi”.
Le foto sono di Andrea Sarvægo Orciari