“Stop” all’accoglienza dei migranti, Ventimiglia è scesa in piazza



I cittadini sono tornati a protestare per la gestione del fenomeno migratorio nella città frontaliera
Ventimiglia. “I candelotti sul Roya non sono esplosi, ma i ventimigliesi sì”, “Ventimiglia è abbandonata”, “Ventimiglia dice basta”. Sono davvero esasperati i cittadini che abitano al confine alle prese da tre anni con l’emergenza migranti. Dopo una prima manifestazione e un incontro in prefettura oggi, weekend di Ferragosto, niente mare e tintarella, ma vibrate proteste contro le istituzioni che “hanno abbandonato i ventimigliesi”. Slogan e striscioni e sangue che ribolle in una città dove la gente ha paura per i propri figli in una polveriera che di fatto è già esplosa.
I membri del comitato di quartiere Marina di San Giuseppe hanno scelto la piazza davanti al Municipio per manifestare contro la gestione dell’accoglienza ai migranti. “Un sistema – dicono – che ha fortemente penalizzato la città e i ventimigliesi. Perché dopo 3 anni di un flusso migratorio, la situazione è ormai senza controllo”.
Nel mirino dei cittadini, come detto, ci sono le istituzioni: “Non crediamo più alle false promesse. Meglio dire che siamo e continuiamo ad essere presi in giro dalle fandonie che ci sono state raccontate finora”.
Ventimiglia, da tre anni a questa parte, ha sopportato decisioni “obbligatorie” di convivenza con i profughi che peraltro vorrebbero varcare il confine e raggiungere amici e parenti in centro e nord Europa. I ventimigliesi che hanno manifestato in piazza della Libertà, hanno deciso di manifestare il disappunto ad un’accoglienza senza freni dove ora ci sono problemi di carattere igienico e anche sanitario”. I manifestanti hanno già lasciato intendere che a questa iniziativa ne seguiranno altre finché la situazione non sarà riportata alla normalità.