Sanremo, il Club Tenco ricorda con profondo affetto Margot

25 agosto 2017 | 09:30
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Sanremo, il Club Tenco ricorda con profondo affetto Margot

Margherita Galante Garrone avrebbe dovuto essere presente all’edizione 2016 della Rassegna

Sanremo. Avrebbe dovuto essere presente all’edizione 2016 della Rassegna, nella presentazione pomeridiana dedicata alla riedizione dei suoi album per la Divergo e a parlarci del suo nuovo progetto di ripresa del repertorio di Cantacronache (da lei realizzato lo scorso anno insieme a un gruppo di giovani interpreti), ma fu costretta a declinare l’invito per ragioni di salute.

Sarebbe stata la sua terza volta al Tenco – le prime due furono nel 1975 e nel 1977 – e quanti in precedenza non avevano potuto ascoltarla dal vivo sarebbero rimasti sicuramente affascinati dalla sua straordinaria personalità artistica. Margot, al secolo Margherita Galante Garrone, tra le prime esponenti al femminile della canzone d’autore in Italia, si è spenta il 23 Agosto a Venezia, e il Club Tenco la ricorda con grande emozione e rimpianto.

Nata a Torino il 21 Febbraio 1941, aveva esordito nel 1958 proprio con una serie di registrazioni nella collana Cantacronache – insieme al marito Sergio Liberovici e agli altri primi portavoce della nostra canzone politica (Amodei, Straniero, Pogliotti, ecc.) – quindi propose per varie etichette canzoni proprie e brani di chansonniers come Brassens, facendosi conoscere negli anni ’60 presso il pubblico più attento anche attraverso apparizioni televisive, come “Canzoniere minimo” insieme a Giorgio Gaber, per poi inaugurare nel 1975 il catalogo Divergo con l’album “Sul cammino dell’ineguaglianza”, tratto dal Discorso sull’origine dell’ineguaglianza di J.J. Rousseau; per la stessa etichetta realizzò gli album “La follia” (1976) e “La messa dei villani” (1978).

Madre di Andrea Liberovici – che proprio al Tenco iniziò la sua carriera artistica – e sposata in seconde nozze con il musicologo Giovanni Morelli, proseguì negli anni l’attività di compositrice e interprete soprattutto attraverso musiche di scena, senza mai trascurare quell’impegno sociale che l’aveva caratterizzata fin dai suoi esordi, sfociato negli ultimi tempi anche nella sua collaborazione con il “Fatto Quotidiano”. Per la musica italiana è una perdita incolmabile, e il Club Tenco la ricorda con profondo affetto.