San Biagio della Cima dà l’ultimo saluto a Sergio Di Giuliantonio, centinaia di persone alle esequie





E’ 52enne che ha perso la vita lo scorso 24 agosto in un incidente in mare
San Biagio della Cima. Un intero paese si è assiepato dentro e fuori alla chiesa vicino al cimitero comunale per dare l’ultimo saluto a Sergio Di Giuliantonio, il 52enne che ha perso la vita lo scorso 24 agosto in un incidente in mare.
Di Giuliantonio, titolare della ditta Serramenti Tecnometal al civico 10 di via Roma, nel centro di Dolceacqua, viveva in paese , insieme alla moglie e ai due figli. Proprio con loro stava trascorrendo una giornata di svago al mare, prima di riaprire l’attività per il ritorno dalle ferie.
Il parroco, durante la funzione religiosa, ha letto un brano del Vangelo di Giovanni, per poi rivolgersi ai presenti in una commovente omelia: “Non è mia abitudine leggere le prediche ma questa volta lo faccio per essere più incisivo ma soprattutto per essere più umano. Viviamo una vita fatta di contraddizioni nella quale ci svegliamo il mattino pensando di poter fare una cosa e andiamo a letto la sera avendone fatta un’altra La morte é la vera contraddizione: della morte sappiamo tutto e non sappiamo nulla allo stesso momento. È quella cosa che fa paura a tutti. Ma un punto di forza l’abbiamo nella vita anche se lo guardiamo con le lacrime agli occhi: il crocefisso. La morte, la malattia, le molteplici ferite che l’uomo riceve.. tutto questo diventa occasione per lasciarsi prendere dalla vita piena di dio. Gesù ci ha chiesto di perseverare nella fede anche di fronte alle difficoltà della vita”.
I FATTI DI QUELLA TRAGICA GIORNATA
La famiglia aveva affittato un motoscafo nel porto di Bordighera. Su questo viaggiavano i due figli di Sergio, Andrea (20 anni), che era alla guida del natante, il fratellino Federico e un cugino.
Di Giuliantonio seguiva il motoscafo a bordo dell’acqua-scooter del figlio. Poi la tragedia a Ventimiglia, nello specchio acqueo antistante la sede dell’associazione sportiva di pesca “La Scogliera”. Stando ad una prima ricostruzione, il 52enne avrebbe superato il motoscafo, poi avrebbe perso il controllo dell’acqua-scooter che si è impennato, facendolo cadere in acqua. E’ un attimo: Di Giuliantonio finisce sotto al motoscafo. L’elica del natante lo colpisce in testa e agli arti inferiori, uccidendolo.