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Porto di Imperia, il vicesindaco Zagarella: “Non eravamo dei visionari, le irregolarità c’erano veramente”

29 agosto 2017 | 19:30
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Porto di Imperia, il vicesindaco Zagarella: “Non eravamo dei visionari, le irregolarità c’erano veramente”

Il vicesindaco ha esaminato le motivazioni della sentenza d’appello ma guarda avanti e auspica nella conclusione dell’opera

Imperia.I difetti nella formulazione del capo d’imputazione al mondo politico locale poco interessano, perché si sa che alcuni reati, nella complessa vicenda del porto, sono finiti addirittura in archivio e prescritti. Ma il giorno dopo la pubblicazione delle motivazioni della Corte d’Appello di Torino sull’inchiesta dello scalo turistico imperiese (qualcosa come 118 pagine ndr) emergono particolari che impongono delle riflessioni.

Giuseppe Zagarella, oggi vicesindaco, all’epoca consigliere di minoranza, si è preso tutto il tempo per leggere le motivazioni dei giudici torinesi. “Ebbene emerge una situazione pesante, direi grave. Si evince perfettamente che noi della minoranza non eravamo dei visionari. Anzi, tutt’altro. Le irregolarità nella costruzione del porto e le commistioni politiche, sottolineate dagli stessi giudici torinesi, c’erano veramente come sostenevamo da cinque anni. Noi consiglieri di minoranza, per tanti anni, avevamo sollevato dubbi e perplessità sull’opera, purtroppo l’azione penale è stata tardiva. Un dato è certo: avevamo sempre avuto una fotografia chiara e limpida delle incongruenze e di alcune apparenti criticità oggi confermate dalla Corte d’Appello. Ma il nostro ruolo di vigilanza, in quegli anni, si fermava li. Sia chiaro non abbiamo mai avuto lo scopo di andare avanti su questioni di rilevanza penale.  Oggi abbiamo letto le motivazioni di una sentenza, effettivamente storica, che, a mio avviso, meriterebbe un dibattito politico con tutte le componenti che fanno parte del consiglio. Insieme dobbiamo lavorare in un’unica direzione: terminare un’opera oggi incompleta per il bene della città”.

E infatti Beppe Zagarella guarda oltre. “Ora dobbiamo attendere il pronunciamento dei giudici del Consiglio di Stato sulla decadenza della concessione demaniale. Attendiamo l’esito del ricorso, ma di fatto, e non l’abbiamo mai nascosto, noi auspichiamo di poter completare un’opera, quella del bacino portuale imperiese, che oggi presenta ancora molte carenze strutturali, ma che rappresenta uno dei tasselli fondamentali per  lo sviluppo della nostra economia”.