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Cronaca
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Nizza e Barcellona, stessa tecnica stragista dei terroristi islamici

18 agosto 2017 | 13:27
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Nizza e Barcellona, stessa tecnica stragista dei terroristi islamici

Lupi solitari sempre pronti ad entrare in azione rubando camion e furgoni

Nizza. L’attentato sulla promenade des Anglais del 14 luglio e l’attentato di ieri sulla Rambla di Barcellona. Stessa tecnica stragista dei terroristi islamici, una drammatica fotocopia,  con veicoli usati come armi per uccidere. I lupi solitari anzichè farsi esplodere, preferiscono guidare camion e furgoni rubati per falciare uomini, donne e bambini e lasciare lunghe scie di sangue sull’asfalto. Gli attentati portati a termine utilizzando i veicoli – camion, van o auto – sono codificati e suggeriti nel magazine on line dell’Isis ‘Rumiyah’ del novembre 2016, l’anno in cui i miliziani misero a segno le stragi di Nizza e di Berlino. Lo chiamano “terrorismo veicolare”.

Era il 14 luglio dell’anno scorso. A Nizza la gente era a passeggio sulla Promenade des Anglais quando alle 22,34, poco dopo la fine dei fuochi d’artificio per la festa nazionale, un camion di 19 tonnellate si era lanciato a tutta velocità sulla folla, per due chilometri e in meno di tre minuti, facendo cadere la gente come “birilli”, come raccontarono i testimoni. Il bilancio finale fu di 86 morti e 450 feriti.

Alla guida del camion Mohamed Lahouaiej Bouhlel, tunisino di 31 anni, mentalmente instabile. Fu fermato nella sua folle corsa da agenti di polizia che esplosero colpi d’arma da fuoco contro la cabina di guida. L’attacco fu rivendicato dall’Isis due giorni dopo.

Fu il primo di una lunga serie di attentati terroristici portati a termine da jihadisti a bordo di auto o furgoni. Quello di ieri a Barcellona è stato soltanto l’ultimo. “Nonostante facciano parte della vita moderna di tutti i giorni – si legge in una pagina della rivista pubblicata poco prima della strage nella capitale tedesca – pochi comprendono il potenziale distruttivo dei veicoli a motore e come siano in grado di mietere un gran numero di vite umane se usati in modo premeditato. Ciò è stato dimostrato in modo superbo dal fratello Mohamed Lahouaiej-Bouhlel che, viaggiando a una velocità di 90 km orari, ha fatto piombare il suo tir di 19 tonnellate sulla folla che celebrava il Giorno della Bastiglia a Nizza, ha ucciso 86 cittadini Crociati e ne ha feriti altri 434”.

Se quel che gli esperti definiscono “terrorismo veicolare” non è una novità per il Medio Oriente (in Israele, ad esempio, con gli attacchi condotti da palestinesi), per l’Isis a Nizza è stato sperimentato sul campo un metodo, utilizzato poi da diversi “lupi solitari”:

E solo tre giorni fa Nizza ha cancellato lo spettacolo dei fuochi d’artificio per la serata di Ferragosto. E Tra le ipotesi c’era pure quella della minaccia di un attacco terroristico e quella dell’alto costo di organizzazione per le drastiche misure di sicurezza imposte dal Prefetto. Ufficialmente il Comune nizzardo adduce ragioni “emotive”, ovvero che come l’anno scorso i fuochi erano stati cancellati perché troppo a ridosso dell’attentato del 14 luglio e quindi anche quest’anno, per non fare un evento “triste” la serata è stata annullata.