Moda, sorrisi e integrazione per il progetto “Happy Job”

11 agosto 2017 | 09:15
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Moda, sorrisi e integrazione per il progetto “Happy Job”

Gli abiti della sfilata sono stati realizzati da due giovani sarti nigeriani

Imperia. Grande interesse e partecipazione per la sfilata di presentazione del progetto di sartoria africana “Happy Job”. Come ci spiega il presidente della cooperativa JobelAlessandro GiullaE’ un progetto di inserimento lavorativo di alcuni migranti che hanno richiesto asilo politico in Italia, sono ragazzi provenienti dalla Nigeria e di altri ragazzi provenienti da altre parti dell’Africa, che hanno ideato una linea di abiti e un’idea imprenditoriale che è quella di creare una sartoria per l’integrazione, dove vengono prodotti dei vestiti colorati e di origine africana anche nello stile, infatti tutte le stoffe sono provenienti dal Senegal, dalla Nigeria dal Mali e i sarti appunto sono due ragazzi che abbiamo accolto nella nostra comunità del Buon Samaritano, che si appoggia alla Caritas di Albenga e Imperia. I due sarti Julet e Osas facevano questo mestiere già nel loro paese, abbiamo messo come valore aggiunto le loro competenze, le loro capacità, abbiamo comprato tre macchine da cucire e le stoffe e così hanno iniziato a produrre questi vestiti. Il primo abito che hanno fatto è stato per la coordinatrice del progetto Claudia Regina, glielo hanno regalato in occasione di un battesimo di un bambino nato proprio in comunità, questo vestito è piaciuto anche ad altre donne e altre persone e allora abbiamo cominciato ad avere ordini, per cui è nata l’idea di organizzare questa sfilata per lanciare questa linea di abbigliamento che ha il nome di Happy Job che è stato dato dalle ragazze e dai ragazzi che hanno partecipato al progetto perché la prima sensazione nel lavorare nel toccare le stoffe è stato quello della felicità”.

I due sarti Julet e Osas amano molto il lavoro che fanno e si dicono davvero felici nel poter realizzare la loro passione e nel vedere le loro idee prendere forma. Gli abiti presentati il 10 agosto alle 21.00, in un locale della zona Prino di Porto Maurizio, possono essere fatti su misura e comprati direttamente in sartoria. Questo progetto è solo uno dei tanti che si stanno realizzando nell’ambito della promozione del lavoro come strumento di integrazione sociale: si va dalla promozione dell’auto-imprenditorialità nel settore enogastronomico, all’avvio di attività produttive su terreni agricoli per la produzioni di prodotti agricoli appunto, fino alla creazione di imprese sociali nel settore sartoriale e culinario. Tra le novità e ulteriori progetti che potrebbero essere realizzati in futuro anche attività, non propriamente lavorative ma anche ludico-sportive o artistiche, come corsi di canto e la formazione di una band musicale e una squadra di calcio, interamente formate dai ragazzi ospiti delle cooperative.  Nella speciale passerella a sfilare, con i loro sorrisi e la felicità di veder realizzare i propri sogni, non modelle professioniste ma le ragazze, accolte nelle varie comunità, insieme con le operatrici ed educatrici che lavorano con loro in cooperativa. Dopo la sfilata tutti insieme in pista a ballare per festeggiare questo meritato successo.