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Cronaca
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L’ex sindaco di Cipressa “condannata” dalla Provincia per i “miasmi” del depuratore

3 agosto 2017 | 19:20
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L’ex sindaco di Cipressa “condannata” dalla Provincia per i “miasmi” del depuratore
L’ex sindaco di Cipressa “condannata” dalla Provincia per i “miasmi” del depuratore
L’ex sindaco di Cipressa “condannata” dalla Provincia per i “miasmi” del depuratore

Una storia che risale al 2012 e che è andata avanti per cinque anni

Cipressa. Dopo cinque anni la vicenda che vedeva contrapposti la Provincia di Imperia e il Comune di Cipressa e in particolare il suo ex sindaco Gianna Spinelli è arrivata al capolinea. L’ente imperiese, attraverso il settore avvocatura, appalti e contratti che aveva seguito la pratica, ha “condannato” l’ex sindaco al pagamento di una multa di 3 mila (quale responsabile in solido ndr) perché il depuratore di Cipressa aveva sforato i limiti previsti dalla normativa. Ma avrebbe rischiato addirittura una sanzione ancora più pesante: 30 mila euro.

La storia è iniziata il 14 agosto 2012 quando, in piena stagione estiva, erano arrivate diverse segnalazioni di turisti e residenti che di fatto aveva sollecitato l’intervento della Delegazione di Spiaggia di Riva S. Stefano. Erano scattati così gli accertamenti, che avevano dato esito positivo e la successiva contestazione del verbale con una sanzione amministrativa che partiva da un minimo di 3.000 euro ad un massimo di 30.000 euro a carico di Gianna Spinelli allora sindaco di Cipressa poi commissariato.

I contravventori non si sono avvalsi nel termine di legge della facoltà di estinzione della violazione tanto che l’allora sindaco aveva fatto pervenire una richiesta di audizione. Di fatto era stata eccepita l’incompetenza in merito al procedimento. Secondo il Comune la vigilanza sull’impianto era di competenza della Regione e non della Provincia. A tutto ciò era seguito, a giugno di quest’anno, l’invio di altra documentazione con tanto di memorie difensive rappresentando tra l’altro che l’impianto era sottoposto a lavorazioni segnalate alla Capitaneria.

La Regione ha invece confermato la competenza provinciale e “che la Provincia è tenuta a chiudere le pratiche pendenti alla data di entrata in vigore della legge regionale n. 12/17 provvedendo, pertanto, ad assumere i provvedimenti conseguenti di contestazione della verbale per la non conformità dei parametri evidenziati nel controllo del depuratore. Tra l’altro la stessa Capitaneria aveva affermato che non esisteva alcun riscontro di preventive autorizzazioni al superamento dei valori per effetto del blocco funzionale dell’impianto e che “il depuratore di Cipressa da più tempo periodicamente ha dei malfunzionamenti, l’ultimo episodio è avvenuto nell’aprile del 2017 per i quali questo Ufficio si è trovato costretto in più occasioni ad avviare dei procedimenti di diffida/sospensione dell’Autorizzazione al fine di far rientrare lo scarico nei limiti di legge”.

Si è arrivati così a poche settimane fa quando la Provincia ha deciso di confermare la multa all’ex sindaco obbligandola in solido al pagamento di 3.013,60 somma comprensiva di spese di notifica.