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Imperia, per gli arretrati ai dipendenti della Coop Il Girasole nessun accordo con la Uil

4 agosto 2017 | 18:33
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Imperia, per gli arretrati ai dipendenti della Coop Il Girasole nessun accordo con la Uil

La segnalazione del sindacato: “il lavoratore è la parte debole e senza busta paga”

Imperia. “Abbiamo appreso di un accordo intercorso tra la cooperativa sociale “Il Girasole”, la Cgil Fp e la Cisl Fp in merito al pagamento degli stipendi e del TFR spettante sin dall’agosto 2016 ai 67 lavoratori impiegati dalla Cooperativa presso la Casa di Cura Sant’Anna. La  Uil Fpl, con note mai riscontrate dalla Cooperativa, in data 8.9.16, 7.10.16, 8.11.16, 12.12.16, 13.1.17 e 2.3.17 aveva chiesto incontri con la parte datoriale per definire le modalità di pagamento di quote esigibili e legalmente dovute sin dall’agosto 2016, ma non abbiamo ottenuto alcun riscontro”. E’ quanto si legge in una nota della Uil sul delicato caso della clinica Sant’Anna di Imperia.

“La Cooperativa adottando un comportamento che può definirsi da” padrone delle ferriere” – dice la Uil – ha sempre tergiversato, nonostante le nostre richieste, a consegnare ai lavoratori la dovuta busta paga del fine rapporto obbligandoci, come Uil Fpl, il 19 dicembre 2016 ad attivare le dovute procedure presso la competente Direzione Territoriale del lavoro. Solo dopo l’intervento della DTL, e precisamente a Luglio 2017, i lavoratori sono venuti in possesso di quello che legalmente avrebbe dovuto essere loro consegnato entro e non oltre il 20 agosto 2016. L’intenzione del datore di lavoro è stata come sempre chiarissima “ il lavoratore è la parte debole non gli fornisco la busta paga e senza questa non può procedere legalmente perché non ha nulla di esigibile, lo sfinisco economicamente sino a quando non arrivo ad un accordo economico favorevole solo per me che sono il padrone” .

La Uil ha ritenuto che un accordo come quello proposto dalla Cooperativa Il Girasole  chiuso dalla CGIL FP e CISL FP per 45 lavoratori di pagare entro febbraio 2019, 30 mesi dopo la naturale scadenza e senza che ciò sia economicamente garantito, quello dovuto legalmente a lavoratori che hanno sempre svolto con diligenza e puntualità un servizio rivolto ad una utenza particolare come quella degli anziani senza che mai nessuno abbia avuto da lamentarsi dell’attività della Cooperativa non sia un atteggiamento consono al sistema Cooperativistico, ma al contrario lesivo della dignità dei lavoratori, quindi continueremo ad attuare quanto prevede la legge nel caso specifico a tutela di chi sino ad oggi continua ad attendere tutto il dovuto con eventuali interessi e restituzione delle quote sociali. I contenziosi economici tra la Cooperativa Il Girasole e la Casa di Cura Sant’Anna sono problemi che non possono ricadere sui lavoratori.
Ai lavoratori deve essere liquidato quanto dovuto nei tempi contrattuali e non due anni e mezzo dopo aver terminato il rapporto di lavoro e senza una garanzia certa della controparte sul rispetto economico dell’accordo”.