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Imperia, amministrazione salvata in extremis per Grosso (Ibc): “Benvenuti al teatro dell’assurdo”

24 agosto 2017 | 14:35
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Imperia, amministrazione salvata in extremis per Grosso (Ibc): “Benvenuti al teatro dell’assurdo”

Dure accuse dal consigliere di minoranza ad Alessandro Savioli e Paolo Re definite le “stampelle” di Capacci

Imperia. Lo spettro del commissariamento e quindi la caduta dell’amministrazione Capacci non c’è stata, ma il dibattito politico in città è sempre più incandescente. Le “stampelle” per la maggioranza arrivate da Alessandro Savioli e Paolo Re per la minoranza e in particolare per “Imperia Bene Comune” rappresentano una “nuova scena del teatro dell’assurdo”.

Critiche, infatti, sono arrivate da Gianfranco Grosso: “Sono solo degli opportunisti politici con la maschera dei perbenisti”. Non basta ancora? L’analisti di Grosso è spietata: ”Stanno tenendo il piede in quattro scarpe, non in due, per poter all’ultimo minuto saltare sul carro vincente”. E Grosso riavvolge il nastro ricordando una riunione di qualche mese fa. “In occasione di un consiglio avevo detto anziché aspettando Godot, aspettando u ministru. Quello che si è verificato ieri è l’ennesima scena di un “dramma” teatrale della politica locale con due attori protagonisti e il pubblico che si aspettava un finale diverso”.

Da ricordare che il bilancio è in equilibrio e l’amministrazione Capacci ha evitato il commissariamento grazie a 15 voti favorevoli, 4 astensioni e 7 “no”. I consiglieri ex “Imperia cambia” ora suddivisi in due gruppi, “Per Imperia” composto da Alessandro Savioli e Susanna Palma e “Energie per l’Italia”, Paolo Re e Natalia Riccò (assente per motivi di salute Ester D’Agostino), non solo hanno garantito il numero legale mancato a fine luglio ma hanno contribuito, al netto delle assenze sui banchi delle minoranze, col loro voto favorevole su alcuni punti all’ordine del giorno (mentre su altri scatta l’astensione), al sindaco Carlo Capacci di rimanere in sella. Lo stesso Re, in fase di dichiarazione di voto, aveva scandito: “Rimaniamo dell’idea di non voler mandare a casa questa amministrazione”.